Secondo le prime informazioni raccolte, è possibile ricondurre la matrice dell’atto terroristico nella Metro di San Pietroburgo, ad una cellula estremista jihadista cecena, sembra probabile che il movente principale dell’attacco sia l’arresto da parte dell’FSB di Imran Datsayev, il capo di una milizia islamista legata allo Stato Islamico e fornitore di combattenti esperti che operano in Siria, Iraq e Turchia.
Quando si parla di disastri nucleari viene subito in mente quello del 1986 alla centrale di Chernobyl... questo perché se ne è parlato moltissimo. Ma quanti sono gli episodi analoghi avvenuti senza che vi sia stata notizia? Stando ad un dossier pubblicato sulla rivista New Scientist, elaborato dall'Istituto di biofisica moscovita, nel 1956 ben 600 persone furono ricoverate in ospedale a seguito degli effetti dovuti all'elevato numero di test nucleari condotti nel poligono di Semipalatinsk in Kazakhstan.
Giunta in questi ultimi giorni una notizia dal governo vietnamita, che ha chiesto a tutte le aziende operanti nell'ambito rete di non farsi pubblicità nei circuiti gestiti da Google tra i quali la piattaforma YouTube, e suggerendo di evitare anche tutti gli altri canali di advertising compresi quelli dei socialmedia con particolare riferimento a Facebook. La tattica del governo di suggerire scelte aziendali di questa portata consente da un lato di far luce su un problema che non fa salvo alcun paese oggigiorno ovvero il controllo dei contenuti, e dall'altro di far parlare di se nel resto del mondo.
Rex Tillerson segretario di stato americano è in Cina quando riceve notizia dell'annuncio di Kim Jong-un leader nordcoreano, sul test del nuovo tipo di motore ad alta spinta per alimentare i propri missili. Quella che viene definita "nuova nascita" dalla Corea del Nord in realtà è una stabile crescita, già pianificata e prevista.
Nei giorni scorsi l’esplosione avvenuta in un impianto chimico nella provincia dello Shandong ha evidenziato la drammatica situazione cinese in relazione alla sicurezza sul lavoro ed in particolare della sicurezza negli impianti chimici e petroliferi, attualmente i parametri di Safety nelle attività produttive cinesi è bassissima e questo incide fortemente sulle commesse estere che ormai con maggior frequenza vengono annullate a causa dei continui incidenti nei siti di produzione.
Nelle ultime ore, dopo alcuni giorni di alta tensione, Seul e Pyongyang hanno raggiunto un accordo e posto fine alla crisi esplosa la settimana scorsa.
L’incontro tra le parti è cominciato sabato 22 agosto, poco dopo lo scadere dell’ultimatum di 48 ore lanciato dalla Corea del Nord.
Come previsto dall’accordo, articolato in sei punti, la Corea del Sud interromperà la diffusione di messaggi di propaganda anti-Pyongyang (Punto 3) che, dal canto suo, porrà parallelamente fine allo stato di “pre-guerra” instaurato venerdì scorso (Punto 4).
Giovedì pomeriggio, la Corea del Nord ha lanciato un razzo oltreconfine. Un secondo attacco, secondo quanto dichiarato dal Col. Jeon Ha-gyu (portavoce militare sudcoreano) sarebbe consistito in diversi colpi da 76.2 mm. Seoul ha risposto con il lancio di una dozzina di colpi d’artiglieria da 155 mm. Al momento, non sono state riportate vittime.
Si tratta del più grave episodio negli ultimi cinque anni. Tre fattori sono entrati in gioco: l’esplosione di una mina (4 agosto) nella quale sono rimasti feriti due soldati sudcoreani di pattuglia lungo il confine; la diffusione continua di messaggi di propaganda sudcoreana tramite altoparlanti; e il lancio, avvenuto lunedì, di un’esercitazione militare annuale congiunta tra Washington e Seoul.
Una bomba di notevole potenziale è stata fatta esplodere nel centro della capitale tailandese probabilmente posizionata sotto il serbatoio di una motocicletta parcheggiata in un punto molto affollato. Alcuni testimoni riferiscono dell'esplosione sotto una panchina non si può escludere che gli ordigni composti da Tnt facilmente reperibile, siano stati più di uno e fatti brillare con l'innesco collegato ad un cellulare.
L’ambasciatore della Corea del Sud in Cina Park Ro- Byug auspica una ripresa urgente della ripresa dei colloqui a sei sulla denuclearizzazione della penisola coreana.
I colloqui a sei che comprendono Russia, Corea del Nord, Stati Uniti, Cina, Giappone e Corea del Sud sono fermi dal 2009.
L’impianto petrolchimico di Rizhoo, nella provincia dello Shadong è saltato in aria lo scorso 17 luglio, ufficialmente per un incidente tecnico.