I manifestanti hanno stabilito il loro quartier generale in un grande campo tenda nella piazza principale del centro di Kiev .
I manifestanti antigovernativi hanno occupato la sede del Ministero della giustizia oltre ad altri quattro edifici tra cui il municipio.
Il Ministro della Giustizia Elena Lukash ha dichiarato che avrebbe chiesto al Consiglio di Sicurezza Nazionale di imporre lo stato di emergenza se i manifestanti non abbandoneranno l’edificio del ministero della giustizia.
Se in ucraina sarà imposto lo stato di emergenza non si otterrebbe altro risultato che una violenta esplosione di rabbia da parte dei manifestanti che già si sono scontrati più volte con la polizia durante la scorsa settimana, scontri che hanno causato la morte di 3 manifestanti.
“Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità” ha detto Arseniy Yatsenyuk il capo dell’opposizione l’uomo a cui Yanukovich aveva offerto di fare il primo ministro.
Yatsenyuk per ora ha declinato l’offerta avvertendo che sarà il popolo stesso a scegliersi i propri leader e nessun altro.
“Dobbiamo cambiare non solo il governo ma le regole del gioco” così si è espresso l’ex boxer Vitaly Klitschko ed ha aggiunto “ siamo sicuri che la lotta continuerà”.
Intanto il primo ministro Ucraino Mykola Azarov ha rassegnato le dimissioni subito accettate da Yanukovich.
Il movimento di protesta si è trasformato in una manifestazione di massa sicuramente a favore dell’entrata dell’Ucraina nell’UE ma anche contro il malgoverno e la corruzione così ampiamente percepita sotto la guida di Yanukovich.
La Russia ha intensificato i suoi avvertimenti contro le interferenze internazionali in Ucraina avvertendo i funzionari dell’UE di evitare intromissioni e mettendo in guardia gli USA dal pronunciare dichiarazioni che possano incendiare ulteriormente gli animi
Per ora l’Ukraina deve lottare da sola.
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