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25-11-2015

ITALIAN INTELLIGENCE

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Dopo il 13 novembre, non si fa altro che dire quanto sono bravi i servizi italiani e quanto siano meno bravi gli altri.

Eppure purtroppo anche noi in passato abbiamo avuto a che fare con attacchi terroristici di matrice islamica, sono stati forse già rimossi? ricordiamo la strage del 1973 all’aeroporto di Fiumicino, aereo Pan Am, 40 morti e oltre 100 feriti; l’attentato al cafè de Paris nel settembre 1985, oltre 40 feriti; ancora una strage all’aeroporto di Fiumicino il 27 dicembre 1985, banchi El Al e TWA,13 morti e più di cento feriti in quelle occasioni che cosa è successo perché non siamo riusciti a prevenire gli attacchi? allora non avevamo i servizi migliori d’Europa mentre oggi si?

C’è un vecchio detto che recita chi si loda s’imbroda il timore è che poi non siamo così bravi come si vuole lasciare intendere ma solo che ancora non ci hanno scelto per i loro crimini e speriamo che ciò non avvenga mai.

In questi giorni tremendi forse è il caso, invece di vantarsi affermando che la nostra intelligence è migliore di quella francese o di altre intelligence d’Europa, di fare appello a tutta l’umiltà possibile, anche perché da quello che sappiamo non c’è stata nessun arresto alla vigilia di attentati in Italia vi risulta forse che grazie a qualche soffiata siano stati sventati attacchi preventivamente?

Ah! già dimenticavo noi siamo i più bravi perchè abbiamo avuto a che fare con le brigate rosse negli anni di piombo, come se stessimo parlando della stessa cosa, meglio lasciar perdere. 

In questi giorni bui dobbiamo necessariamente accendere la luce della piena collaborazione con tutte le istituzioni d’Europa e aumentare al massimo il controllo sul territorio anziché stare a lodarsi solo perché ancora non ci hanno colpito.

 

© Riproduzione Riservata

Mario Neri

Laureato in giurisprudenza ed in scienze giuridiche. Master di II livello in scienze criminologiche.

Esperto di diritto internazionale e di programmi relativi al mantenimento della pace nelle aree di crisi.

Ufficiale in congedo dell’Esercito “ Folgore “. Analista nelle politiche di intelligence.

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