Aleksey Navalny, Putin evitava di chiamarlo per nome, si limitava a chiamarlo the Blogger. Proprio il giorno prima della sua morte, Navalny è stato filmato tramite un collegamento video dalla colonia penale IK-3, conosciuta anche come prigione Polar Wolf, nella città artica di Harp nel corso di una videoconferenza con un giudice nella città di Vladimir, a circa 600 chilometri a sud, Navalny è stato mostrato mentre scherzava in tribunale. Con allegria, ha chiesto a un giudice di utilizzare parte del suo vasto stipendio di giudice federale per ricaricare il proprio conto. Il notiziario online SOTA ha riferito che la sessione del tribunale è stata convocata dopo una "discussione" con un agente della prigione che ha tentato di confiscare la penna di Navalny.
Nelle ultime settimane, gli Stati Uniti e il Regno Unito, sostenuti da altri alleati, hanno lanciato attacchi aerei contro gli arsenali missilistici Houthi e i siti di lancio dei loro attacchi. R. Wood, vice ambasciatore USA, ha affermato che gli attacchi americani in risposta agli attacchi contro le navi militari statunitensi “mirano a interrompere e degradare la capacità degli Houthi di continuare i loro attacchi contro navi commerciali nel Mar Rosso, nello stretto di Bab al-Mandeb, e il Golfo di Aden”. Dal 2014, ha detto, che l’Iran ha fornito agli Houthi “un crescente arsenale di armi avanzate” che hanno utilizzato per colpire le navi commerciali, e “l’Iran non può negare il suo ruolo nel consentire e sostenere gli attacchi effettuati dagli Houthi”. Wood ha anche accusato gli Houthi di “cercare di soffocare il trasporto marittimo globale attraverso il Mar Rosso” e ha esortato tutti i paesi, in particolare quelli con canali diretti verso l’Iran, “a fare pressione sui leader iraniani affinché tengano a freno gli Houthi e fermino questi attacchi illegali”.
La vicepresidente Kamala Harris ha dichiarato in un'intervista al Wall Street Journal pubblicata ll 6 febbraio, due giorni prima del rapporto Hur, che è pronta a farsi avanti se il presidente Joe Biden non può continuare a svolgere il suo ruolo, anche se ha difeso l'acutezza mentale e la capacità di Biden di svolgere il lavoro dopo che il procuratore speciale Robert Hur ha descritto Biden in un rapporto dopo un’indagine durata un anno, come un “uomo anziano con scarsa memoria” e ha citato una serie di esempi di come Biden ha dimenticato alcuni fatti, tipo gli anni in cui ha servito come vicepresidente e la data della morte di suo figlio Beau. Biden non ha aiutato il suo caso quando ha parlato del rapporto del procuratore speciale e ha erroneamente identificato il presidente dell’Egitto come presidente del Messico. I repubblicani hanno colto al volo la confusione e i risultati del rapporto e alcuni hanno addirittura chiesto l’applicazione del 25° emendamento, che permette la rimozione dall’incarico. Il rapporto del procuratore speciale ha suscitato una nuova ondata di preoccupazioni e domande sulla memoria dell’81enne Biden.
Boris Johnson e Joe Biden avrebbero fatto fallire le trattative per fermare la guerra nella primavera del 2022? Pochi ora ricordano che la guerra era quasi finita prima ancora di iniziare. Il 24 febbraio 2022, la Russia ha lanciato attacchi terrestri e aerei contro l’Ucraina su quattro fronti. Il 28 febbraio 2022, funzionari russi e ucraini si sono riuniti a Gomel, in Bielorussia, per avviare i negoziati di pace. I colloqui di pace continuarono a intermittenza per un mese prima di essere interrotti. Vladimir Putin ha recentemente ripetuto l’affermazione secondo cui Boris Johnson avrebbe fatto naufragare i negoziati per un accordo di pace tra Russia e Ucraina nella primavera del 2022. Durante un'attesissima intervista con l'ex commentatore di Fox News Tucker Carlson, la prima intervista fatta a Putin da un giornalista occidentale, a due anni dall’invasione Russa dell’Ucraina il presidente russo ha affermato, che un "enorme documento" era stato preparato e approvato dal capo della delegazione ucraina, prima che Johnson intervenisse. e “dissuase” il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj.
La situazione odierna in Sudan è a dir poco catastrofica, Il Sudan paese dell’Africa nord-orientale il terzo paese più grande dell’Africa è stato devastato dagli scontri scoppiati il 15 aprile 2023 tra due generali che guidano fazioni militari rivali. Più di sei milioni di persone sono fuggite, ma molte sono bloccate in zone di guerra e lottano per sopravvivere. L’agenzia alimentare delle Nazioni Unite afferma di aver ricevuto segnalazioni di persone che muoiono di fame in Sudan e che il numero di persone che soffrono la fame è raddoppiato nell’ultimo anno a causa della guerra in corso che taglia i civili fuori dagli aiuti milioni di persone sono colpite dal conflitto. Il WFP ha affermato in una nota che dispone di cibo in Sudan, ma la mancanza di accesso umanitario e altri ostacoli stanno rallentando le operazioni. “Gli aiuti salvavita non raggiungono coloro che ne hanno più bisogno e stiamo già ricevendo segnalazioni di persone che muoiono letteralmente di fame”, ha aggiunto. Dall’inizio della guerra in Sudan, quasi 18 milioni di persone in tutto il Paese stanno affrontando una fame acuta. Khartoum, la capitale, è stata devastata dalla guerra scoppiata il 15 aprile. Le battaglie si sono diffuse in tutta la città, con i combattenti che sparavano dai tetti e incendiavano gli edifici mentre gli aerei da guerra passavano sopra di loro. L’elettricità è discontinua e ci sono segnalazioni di stupri, saccheggi e rapine. L’altro centro del conflitto è a ovest, nel Darfur, una regione già devastata da due decenni di violenza, talvolta genocida.
Gli Stati Uniti dicono che bisogna tenere sotto osservazione la Corea del Nord per individuare eventuali segnali di un’azione militare, infatti Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, potrebbe intraprendere una qualche forma di azione militare contro la Corea del Sud nei prossimi mesi, dopo aver trasformato la sua politica d’attesa, in una politica di aperta ostilità. La Corea del Nord possiede diverse armi nucleari e sta perfezionando i missili progettati per lanciarle. La sfida della Corea del Nord è, come avrebbe detto il presidente Obama all’allora presidente eletto Donald Trump, la sfida alla sicurezza più pericolosa e difficile che dovrà affrontare.
Donald Trump si candida di nuovo alla presidenza degli Stati Uniti. La strada verso la Casa Bianca è lunga e prima deve vincere una corsa all'interno del suo stesso Partito Repubblicano. Il vincitore probabilmente affronterà il presidente Joe Biden nelle elezioni del 2024. Donald Trump è in vantaggio rispetto ai suoi avversari repubblicani sui principali indicatori di popolarità, mentre l’indice di approvazione sul lavoro del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha toccato un nuovo minimo, secondo un nuovo sondaggio. ll sondaggio ha mostrato che l’ex presidente Trump è in testa con un enorme vantaggio rispetto agli altri candidati repubblicani – Nikki Haley, Vivek Ramaswamy e Asa Hutchinson. Almeno il 68% dei repubblicani e degli indipendenti di orientamento repubblicano afferma che Trump è il candidato con le “migliori possibilità” di essere eletto a novembre. Solo il 12% sta con Haley, una prospettiva che diventa più concreta a seguito della sua vittoria nel caucus dell’Iowa il 15 gennaio e dal ritiro di Ron DeSantis dalla corsa repubblicana il 21 gennaio rimane solo l’ex ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, a combattere Trump (Inoltre Trump sembra destinato a conquistare il New Hampshire alle primarie presidenziali del 23 gennaio.) Trump ha anche il vantaggio rispetto agli altri candidati per essere considerato il “leader più forte” e di essere il “più qualificato” per ricoprire la carica di presidente.
Stati Uniti e Gran Bretagna, hanno effettuato attacchi aerei e marittimi contro obiettivi militari Houthi nello Yemen durante la notte tra l’11 e il 12 gennaio 2024 in risposta agli attacchi del movimento contro navi commerciali internazionali nel Mar Rosso.Gli attacchi allo Yemen sono stati effettuati da aerei, navi e sottomarini utilizzando missili Tomahawk "Questi attacchi mirati sono un chiaro messaggio che gli Stati Uniti e i nostri partner non tollereranno attacchi al nostro personale né permetteranno ad attori ostili di mettere in pericolo la libertà di navigazione", ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in una nota. Il ministero della Difesa britannico ha affermato in una dichiarazione che "le prime indicazioni indicano che la capacità degli Houthi di minacciare la navigazione mercantile ha subito un duro colpo".
Il conflitto in Ucraina sta per entrare nel suo terzo anno solare. Negli ultimi mesi le linee del fronte non si sono quasi mai mosse, ma il corso della guerra potrebbe cambiare nel 2024? Il presidente Volodomyr Zelenskyj ha ammesso che l’offensiva di primavera del suo paese non ha avuto il successo sperato. La Russia controlla ancora circa il 18% dell’Ucraina. La guerra si trascinerà ma non indefinitamente anche se le prospettive per la fine della guerra in Ucraina rimangono fosche. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, Vladimir Putin è più forte, sia politicamente che militarmente. La situazione sul campo di battaglia resta incerta. L'offensiva invernale dell'Ucraina sembra essersi inesorabilmente fermata. Ma non c’è nemmeno una svolta russa. Oggi più che mai, l’esito dipende dalle decisioni politiche prese a chilometri di distanza dal centro del conflitto, a Washington e a Bruxelles. L’impressionante dimostrazione di unità dell’Occidente mostrata nel 2022, e che è durata per tutto il 2023, sta iniziando a vacillare. Il pacchetto di 250 milioni di dollari di aiuti all’Ucraina sarà l’ultimo? Questo nuovo trend sarebbe dovuto alla cosiddetta war fatigue, ovvero la stanchezza dell’opinione pubblica USA e dei media USA nei confronti di un conflitto che si protrae ormai da quasi tre anni e sembra giunto a uno stallo. Invece il futuro degli aiuti economici dell’UE sembra dipendere dalla posizione dell’Ungheria. L’esitazione nelle capitali occidentali ha incoraggiato Putin.
“Come possiamo combattere Hamas senza avere vittime civili?” Dice Yaakov Amidror, un ex generale IDF, senza distruggere Hamas, sostiene la leadership israeliana, si condanna Israele a nuovi massacri, e contemporaneamente si invia un messaggio ad altri poteri ostili, come l'Iran, che il terrorismo non funziona. "Questo non può essere il futuro del Medio Oriente", concorda Dennis Ross, un ex negoziatore di pace israelo-palestinese che ha prestato servizio in più amministrazioni statunitensi. I social media sono invasi da scene strazianti di morte e distruzione, catturate e condivise da giornalisti che hanno guadagnato un pubblico massiccio con i loro resoconti oculari della guerra. Video e immagini da terra sono stati amplificati da simpatizzanti di Hamas, ossia cinesi, russi e iraniani, questo sempre secondo l'Istituto per il dialogo strategico, un think tank con sede a Londra che monitora la disinformazione online. Nel frattempo un'ondata di antisemitismo globale, dai campus universitari alle sale del potere, cerca di screditare e negare le preoccupazioni di sicurezza di Israele. Allo stesso tempo, alcuni funzionari del governo israeliano fanno passare il loro messaggio che la guerra è progettata per ridurre al minimo le vittime civili. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha paragonato lo sforzo bellico alla storia biblica di Amalek, quando Dio dice a King Saul di uccidere ogni persona, comprese donne e bambini, nella nazione rivale all'antico Israele. Il numero di americani che vogliono che gli Stati Uniti prendano la parte di Israele è sceso dal 43% in ottobre al 37% a novembre, secondo un sondaggio condotto dall'Università del Maryland e dagli Ipsos.