Giurista ed economista. Docente in materie socio – giuridiche è autore di numerosi saggi sulle ipotesi di trasformazione della Pubblica Amministrazione.
Analista di intelligence
Capo segreteria nella XIV legislatura di un Senatore della Repubblica di maggioranza.
Consulente del Comune di Roma fino al 2008 incardinato nella segreteria dell’assessore alle politiche delle risorse umane, decentramento ed innovazione tecnologica
Componente delle giurie popolari costituenti le Corti d’appello.
Dirigente nazionale della Confederazione di Unione delle Professioni Intellettuali
Redattore del magazine – online Convincere
Se ci soffermiamo a riflettere sugli eventi epocali che hanno segnato il mondo negli ultimi 31 anni, ovvero dalla caduta del muro di Berlino fino all’ascesa della Cina a potenza politica, economica e militare, siamo obbligati a passare al ventaglio dell’analisi molti avvenimenti e molte specifiche situazioni, per capire cosa dobbiamo attenderci nel prossimo futuro. Va innanzitutto premesso che fino al 1989, il mondo occidentale era pervaso da un capitalismo abbastanza diffuso ma più sapiente ed illuminato nei paesi dotati di una solidissima economia.
Questa condizione era politicamente e militarmente garantita dalla NATO che doveva fronteggiare quella spropositata e per certi versi mostruosa realizzazione del Comunismo compiuta da Stalin in un paese sostanzialmente arretrato, dove anziché la ricchezza fu spartita la povertà e fu drammaticamente ignorato che Marx, nella sua opera Il Capitale, non vedeva certamente la Russia come il paese dove concretizzare il suo pensiero, ma bensì la Germania che era già in procinto di avviare la sua seconda rivoluzione industriale e dove si poteva spartire o mettere in comune una diffusa ricchezza.