Kastellorizo (l’isola greca dove è stato girato il film Mediterraneo)è al centro di una disputa tra la Grecia, a cui appartiene l'isola, e la Turchia. La Grecia, afferma che Kastellorizo (118 kilometri da Rodi e soli 2 km e mezzo dalle coste turche) gode di una zona economica esclusiva (ZEE), di 200 miglia nautiche, in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. La Turchia afferma che Kastellorizo è troppo piccola e lontana dalla Grecia continentale per avere diritto a una ZEE.
La Turchia apre le porte dell’Europa ai suoi 3,6 milioni di rifugiati siriani.
Migliaia di migranti cercano di prendere d’assalto il confine greco dopo che la Turchia ha dichiarato che non impedirà ai suoi 3,6 milioni di rifugiati di raggiungere l’Europa.
Ankara ha giurato di non impedire ai migranti di raggiungere il continente e la Grecia è stata costretta a usare i gas lacrimogeni sulle folle ai suoi confini.
Violentissima escalation militare giovedì 27 febbraio a Idlib, la regione del nord-ovest della Siria dove sono in corso ormai da tempo scontri tra le forze governative di Assad, che godono del sostegno della Russia e le milizie ribelli sostenute invece dalla Turchia. Dopo i bombardamenti aerei russi di ieri che hanno causato secondo fonti turche, 33 soldati morti e 36 feriti, la situazione sul fronte siriano sembra precipitare. La Russia parla di “increscioso incidente” e cerca di riportare tutto alla normalità dichiarando che i soldati turchi uccisi da Damasco si trovavano in mezzo a terroristi siriani. Specificando inoltre che i soldati turchi non avrebbero dovuto essere presenti in zona. La risposta turca non si è fatta attendere.
Si è tenuto lo scorso 16 novembre ad Abu Dhabi il primo incontro tripartito tra Emirati Arabi Uniti, Cipro e Grecia alla presenza di Sua Altezza lo sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, e i suoi omologhi, il cipriota Nikos Christodoulides e il greco Nikos Dendias.
Il 17 aprile scorso l’elicottero militare greco con a bordo il Premier greco Alexis Tspras e l’Ammiraglio Capo delle Forze Armate greche Evangelos Apostolakis in volo da Ro a Rodi è stato affiancato minacciosamente da due caccia da combattimento F16 turchi.
La circostanza ha costretto l’aeronautica Greca a far alzare in volo due veicoli per allontanare i Jet turchi e proteggere l’elicottero del Premier.
Il quesito referendario di domenica non è scontato come sembra a favore del premier greco. La Grecia produttiva con decisione ha voltato le spalle a Tsipras che in effetti non ha mai amato in modo particolare. Commercianti, Imprenditori piccoli e medi insieme all'oligarchia degli armatori il 5 luglio voteranno compatti "Nai" si in greco, perché vogliono restare saldamente legati all'Euro e all'Europa. In questa settimana nei dibattiti televisivi si è evidenziata la grande paura del salto nel buio in caso di una possibile vittoria del no, gli operatori economici hanno considerato assolutamente negativo l'isolamento totale che potrebbe concretizzarsi con l'uscita della Grecia dall'area Euro.
Stando a quanto riportato dal portale Greek Reporter, lunedì 27 Ottobre sei caccia F-16 turchi avrebbero violato lo spazio aereo ellenico per circa 30 minuti (dalle 13:11 alle 13:44)[1]. La notizia, al momento non confermata dallo Stato Maggiore greco[2] e non ancora rilanciata dalle principali agenzie di stampa internazionali, dimostra come la c.d. “disputa sull’Egeo” tra Grecia e Turchia non si sia mai esaurita.