Dariush Rahiminia, laureato in Scienze per l’investigazione e sicurezza, perfezionato in Psicologia Investigativa, specializzando in Cooperazione e Sviluppo Internazionale.
La sua attività di studio si incentra su sociologia interculturale e difesa dei diritti umani. Nato in Italia da genitori iraniani, possiede la doppia cittadinanza Italiana/Iraniana. Da sempre appassionato di Relazioni Internazionali, anche grazie alle origini persiane e ai numerosi viaggi intorno al mondo.
Attualmente Consulente Criminologico e C.T.P. per vari studi legali e per un centro di recupero per detenuti.
Nella sua prima conferenza stampa dall'elezione dello scorso giugno, il neopresidente iraniano Hassan Rohani ha affermato che non ci sarebbero problemi a condurre negoziati diretti con gli Stati Uniti sul nucleare iraniano, a patto che vengano tutelati gli interessi nazionali e venga messo da parte il linguaggio delle pressioni e delle minacce.
Gli USA, secondo Rohani, non dovrebbero seguire alcuna agenda segreta e puntare al reciproco rispetto tra le due nazioni. Rohani ha poi criticato le leggi votate dalla Camera dei Rappresentanti Statunitensi e gli appelli dei senatori americani ad un inasprimento delle sanzioni contro l'Iran.
Oggi, 4 agosto 2013, dopo aver ottenuto ieri la benedizione della Guida Suprema Khamenei, il nuovo presidente iraniano Hassan Rohani ha giurato di fronte al Majles nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato per la prima volta inviati di diversi Paesi: l’ex capo della diplomazia dell’UE Javier Solana, i presidenti di Afghanistan, Kazakhstan, Turkmenistan e Pakistan, e l’ufficiale della Korea del Nord Kim Yong Nam.
Hassan Rohani succede a Mahmud Ahmadinejad, che nel corso dei suoi due mandati si è fatto notare per la chiusura verso l’Occidente sul programma nucleare e per l’aumento della tensione con Israele.
Sembra che le sole parole del neo-eletto presidente iraniano Hassan Rohani siano bastate per mettere in moto l’opinione internazionale e stimolare le varie potenze a valutare un’apertura futura verso l’Iran. Prima ancora di insediarsi ufficialmente, il presidente Rohani ha affermato che il suo futuro governo si impegnerà ad applicare una politica di intesa costruttiva con il mondo, difendendo allo stesso tempo tutti i diritti del popolo iraniano.
Le odierne elezioni in Iran hanno eletto Hassan Rohani come nuovo capo dell’esecutivo della Repubblica Islamica, ma chi è il nuovo presidente?
Hassan Rohani è nato a Sorkheh nel 12 Novembre 1948. Laureato in legge presso l’Università di Tehran, ha proseguito gli studi in giurisprudenza ottenendo un dottorato alla Glasgow Caledonian University in Scozia. Attualmente membro del Consiglio del Discernimento e dell’Assemblea degli Esperti, ricoprendo anche il ruolo di direttore del Centro del Consiglio delle opportunità per la ricerca strategica. Politicamente schierato tra le fila dell’ala moderata e centrista. Conosciuto come “lo sceicco diplomatico”, è stato segretario del Supremo Consiglio per la sicurezza nazionale dal 1989 al 2005 e in questa veste, capo diplomatico per le negoziazioni sullo sviluppo nucleare iraniano.