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Perplexing American policy

Giovedì, 11 Dicembre 2014 17:13

Several months ago, the US Secretary of State, John Kerry’s stated aim was achieving a peace deal between Israelis and Palestinians, at the time, seemingly disregarding the need to deal with the situation in Syria. Interestingly, Kerry’s recent visit to Jordan highlights the extent to which priorities have shifted from achieving a framework for peace to desperately working to prevent a security collapse in Jerusalem and the West Bank.

Published in America

Europe faces challenging waves of terrorism

Martedì, 09 Dicembre 2014 00:00

With the list of countries targeted by terrorism growing, we are starting to see an impact on the internal policies of various other countries also impacted. Concern is particularly growing in Europe as a result of the level of involvement many of its citizens and residents have in these terrorist groups.

Published in Medio Oriente

PETROLIO IRACHENO

Mercoledì, 29 Ottobre 2014 21:34

La più grande raffineria di petrolio irachena è sotto assedio da giugno di quest’anno.

Mercoledì scorso i militari iracheni hanno scatenato un’offensiva fino ad arrivare a circa 2 km dalla città di Baijii allo scopo di riconquistare la più grande raffineria di petrolio del paese assediata dai militanti dello stato islamico.

Published in Medio Oriente

NEMICO COMUNE

Giovedì, 16 Ottobre 2014 20:44

Il segretario di stato USA John Kerry e il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov hanno raggiunto un accordo, nonostante la crisi Ucraina, per un aumento comune di intelligence riguardo i militanti ISIS, mettendo da parte recenti dissapori,  concentrandosi su un nemico comune.

Parlando a Parigi con il suo omologo russo Kerry ha detto che le due potenze mondiali, nonostante la nuova “guerra fredda”, a causa del ruolo avuto dalla Russia in Ucraina, hanno trovato il modo di lavorare insieme su questioni globali pur essendoci grandi differenze in una serie di settori.

Published in America

CONTRASTARE LO STATO ISLAMICO

Giovedì, 25 Settembre 2014 17:26

“Non si può ragionare, né negoziare, con un male di questo tipo. La forza è l’unica lingua compresa da assassini del genere”[1]. Con queste parole, in merito alla minaccia rappresentata dallo Stato Islamico, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è rivolto alla 69° Assemblea Generale delle Nazioni Unite aggiungendo, inoltre, che “gli Stati Uniti d’America opereranno con una larga coalizione al fine di smantellare questa rete di morte”[2].

Published in Europa

Tregua e sanzioni

Domenica, 14 Settembre 2014 12:57

Nonostante la tregua in atto tra Cremlino ed Ucraina gli Stati Uniti e la UE impongono pesantissime sanzioni a Putin. Questa volta sono stati colpiti gli interessi di tutti i più stretti collaboratori del premier russo che oltre ad essere gli oligarchi che gestiscono quasi tutte le risorse del paese hanno anche incarichi politici di peso. L'economia russa si fonda infatti su di una metodologia post capitalista in cui i politici sono anche imprenditori e manager, sovrapponendo i propri interessi a quelli del partito, gestendo in questo modo con maggiore velocità, le scelte strategiche senza alcuna opposizione sia interna che esterna, in buona sostanza una sorta di monarchia economica.

Published in Europa

Il presidente americano Barack Obama ha autorizzato attacchi aerei in Iraq contro le forze sunnite jihadiste dello Stato Islamico (IS). Tali attacchi possono sì fare una certa differenza ma resta da capire in quali termini. 

Published in Medio Oriente

Nigeria

Mercoledì, 21 Maggio 2014 22:45

Fonti anonime nigeriane hanno dichiarato di aver avuto contatti con governi europei e non per la ricerca delle ragazze rapite da gruppi vicini a Boko Haram.

In particolare Usa , Gran Bretagna e Francia hanno già inviato nell’Area interessata specialisti militari, investigatori ed ex militari di unità d’elitè ora utilizzati per la loro pregressa esperienza nella liberazione di ostaggi.

Published in Africa

LA GUERRA DEI DRONI

Martedì, 22 Aprile 2014 22:28

Stando a quanto riportato dall’agenzia d’informazione Reuters, tra Sabato 19 e Domenica 20 Aprile almeno 35 militanti di Al-Qaeda avrebbero perso la vita in Yemen nel corso di due attacchi condotti da APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) statunitensi[1]. Continua così la guerra dei droni che la Casa Bianca sta portando avanti proprio in Yemen, Pakistan e Somalia nell’ambito della lotta al terrorismo internazionale. Dagli Stati Uniti non giungono ancora conferme, ma difficilmente potrebbe essere attribuita ai droni una diversa provenienza: è molto probabile, infatti, che l’attacco costituisca la risposta americana al tentato raggruppamento di un centinaio di militanti dell’AQAP (Al-Qaeda in the Arabic Peninsula) testimoniato da un video diffuso dalla CNN[2].

Published in America

Che distruggere l'arsenale chimico siriano fosse una missione complessa non è mai stato messo in dubbio ma, al momento, la situazione s'è fatta più complicata del previsto. I primi problemi sono emersi nel mese di dicembre quando l'OPAC si affannò nel cercare un modo di distruggere parte del suddetto arsenale e nessuno stato o ente privato volle farsi carico dell'onere; così l'OPAC è stata costretta a risolvere la "crisi" riesumando un'opzione precedentemente accantonata: distruggere il materiale chimico in acque internazionali a più riprese. Un secondo grande problema è emerso sul finire del 2013 sconvolgendo la tabella di marcia che l'Organizzazione si era prefissata: secondo i piani approvati nei mesi precedenti, entro il 31 dicembre 2013 gli elementi chimici più pericolosi avrebbero dovuto lasciare la Siria, tuttavia qui hanno fallito a causa delle cattive condizioni climatiche e dei continui scontri tra le truppe di Assad e i gruppi ribelli nel quadro di una interminabile guerra civile. Ora la macchina si è rimessa in moto ma i presupposti non sono dei migliori. 

Published in Medio Oriente

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