In effetti, i dati dimostrano un aumento delle risorse di 9% grazie particolarmente ad una crescita dei depositi e crediti (+8,6%), in più delle riserve (+19,9%). Il totale dell’ammontare concesso dalle banche si è stabilito a 14.849,1 Miliardi FCFA nel 2018, contro 12.633,2 Miliardi FCFA nel 2017 in crescita del 17,5%, con percentuali d’incidenza dei crediti al consumo del 13%, ai mutui del 2%, e delle anticipazioni di tesoreria delle imprese del 63%. Si denota inoltre un aumento dei finanziamenti alle imprese in vari comparti, come l’esportazione (+204%) benché costituiscano solo l’1% dei prestiti concessi, l’acquisto di equipaggiamenti (+28,7%), ed anticipazioni di tesoreria (+13%). Le imprese sono la categoria di clientela maggiormente beneficiaria, con una media di 53,8% in tutta l’area, contro il 14% per i privati, mentre risultano in aumento i crediti ad entità come le imprese individuali (+19,1%), Stati ed organismi di vario genere (+40%).
L’analisi dei dati indica una certa riluttanza delle banche a diversificare servizi ed impieghi delle risorse in settori a maggiore rischio tuttavia suscettibili di sostenere maggiormente la crescita, anche se i tassi d'interesse hanno subito nel decennio un forte ribasso di 177 punti, stabilendosi nel 2018 a 6,79%. Il mercato interbancario d’altronde riflette tale cautela con volumi di transazioni di una media settimanale di 276,7 Miliardi FCFA contro 294,5 Miliardi nel 2017, sia un calo di crescita di 6,4%.
Sarebbe quindi imperativo che le strategie indette per il sistema finanziario dell’unione monetaria prendano in considerazione questi vari aspetti al fine di sostenere gli attuali andamenti.