De vecchis ( italexit) : la guerra non è un gioco
Oggi con i senatori Gianluigi Paragone e Claudio Martelli al margine del flash mob organizzato da Italexit abbiamo deposto sotto il ministero della difesa tre sacchi con pistole giocattolo ad acqua.
Pistole giocattolo a simboleggiare che la guerra non è un gioco e che il governo non è legittimato ad inviare armi in zona di guerra, un atto incostituzionale che ci rende combelligeranti di un conflitto che gli italiani non vogliono.
LA GUERRA NON E’ UN GIOCO. MARTEDI 17 MAGGIO ALLE ORE 15 FLASH MOB A ROMA CONTRO L’INVIO DI ARMI CON IL GRUPPO PARLAMENTARE ITALEXIT
“Martedì 17 maggio alle 15.00, in Piazza San Bernardo a Roma, il gruppo parlamentare Italexit ha organizzato un flash mob per protestare contro l’invio di armi in Ucraina. All’evento saranno presenti il leader del partito Gianluigi Paragone, i senatori William De Vecchis, Mario Michele Giarrusso e Carlo Martelli e la deputata Jessica Costanzo. La guerra non è un gioco e la pace non si fa con le armi: Italexit si batte sin dall’inizio per una soluzione diplomatica al conflitto. Siamo convinti che per giungere a una pace possibile e per evitare ulteriori spargimenti di sangue innocente sia necessaria l’apertura di un vero tavolo di trattative. Un risultato che non si può certamente ottenere armando uno dei due contendenti.
La notizia che non vorresti mai ricevere, un padre per tutti i lagunari che lo hanno conosciuto, è stato sconfitto da un male subdolo e silenzioso.
Le parole non servono oggi ciao Capo Parodi, buona strada.
La guerra è sempre un affare per le mafie, la criminalità è oggi sempre più globalizzata e la crisi Ucraina sembra essere una ghiotta occasione per le organizzazioni criminali tanto che i primi segnali di cooperazione tra gli ambienti mafiosi di vari paesi appaiono evidenti.
Gli scafisti russi ed ucraini sono, infatti, già attivi e pronti alla tratta di donne e bambini che fuggono dalle bombe.
È uno dei grandi affari della guerra, un business ed un reato gravissimo che l’ Italia deve contrastare prima che si espanda, perché come sempre le mafie guardano avanti ed agiscono nell’ illegalità proiettate sul futuro.
Il Viminale ha già attivato le misure di contrasto alla tratta, lo scorso 3 marzo è stato firmato presso la Prefettura di Torino il protocollo di intesa regionale per potenziare il contrasto alla tratta di esseri umani e garantire tutela ed assistenza alle vittime.
Su iniziativa del Senatore Stefano Lucidi Presidente del gruppo interparlamentare di amicizia Italia Arzebaigian lo scorso 21 ottobre si è svolta presso il Senato della Repubblica, sala Caduti di Nassirya, la conferenza stampa sul tema "La Repubblica dell’ Arzerbaigian a 30 anni dal ripristino dell’indipendenza".
Il senatore Lucidi nel suo intervento introduttivo ha sottolineato come l’Azerbaigian debba essere considerato un modello nella gestione della propria indipendenza, ricordando l’ottima politica estera attuata che ha visto l’Italia come partner privilegiato.
I due paesi sono, infatti, complementari, ha proseguito Lucidi, e con la nuova area di libero scambio le prospettive di sviluppo comune sono enormi, la parola chiave è diversificare.
Il Senatore ha poi introdotto un cortometraggio prodotto dall’Ambasciata dell’Azerbaigian d’Italia, video significativo che ha destato notevole interesse aprendo una finestra sulle possibilità di crescita del paese.
C'è un grande simbolismo nell'incontro di questa settimana a Roma dei ministri della Global Coalition to Defeat Daesh, che si riuniscono di persona dopo due anni. La rifocalizzazione sulla lotta al terrorismo riporta indietro le priorità e mette da parte le controversie politiche, offrendo anche l'opportunità di rimodellare le coalizioni politiche.
ROMA apr 2021. La Lega Salvini Premier ha presentato in queste ore un’interrogazione parlamentare per chiedere maggiori tutele per migliaia di lavoratori delle rappresentanze diplomatiche estere che vivono una vicenda paradossale.
Questi lavoratori non hanno alcun tipo di riconoscimento da parte del Ministero degli Esteri italiano ne dal Ministero del Lavoro, eppure subiscono regolari accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Le giustificazioni della moglie del militare arrestato per spionaggio oltre a non essere congrue trasferiscono la vicenda alla cronaca quotidiana di chi per risolvere i propri problemi economici è disposto a tutto.
5000 € non cambiano la vita ed allora tutto si sposta su altre dinamiche.
GD – Roma, 9 gen. 21 – Ci sono perplessità del FEDAE CEUQ, il sindacato che rappresenta i dipendenti delle ambasciate straniere in Italia, sulla nuova disciplina che regola il loro rapporto di lavoro. Questa disciplina interessa i lavoratori delle 141 ambasciate estere accreditate presso il Quirinale, le 107 riconosciute presso la Santa Sede e le 96 alla FAO.
GD – Roma, 5 gen. 21 – Gli oltre 4 mila lavoratori delle ambasciate straniere presenti in Italia hanno finalmente visto il rinnovo della disciplina del rapporto di lavoro. Lo rende noto la FEDAE Federazione Dipendenti Ambasciate Estere nel proprio sito. In particolare la disciplina interessa i lavoratori delle 141 ambasciate straniere accreditate presso il Quirinale, le 107 riconosciute presso la Santa Sede e le 96 alla FAO.