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VIVA L’EUROPA VIVA L’EUROPA VIVA L’EUROPA

Venerdì, 21 Febbraio 2025 23:14

E’ un po' peggio, dal punto di vista della probità, di quello che successe durante la seconda guerra mondiale tra Italia e Germania, in quell’occasione la Germania, ben consapevole delle reali potenzialità dell’Italia, nonostante i trucchetti dei piccoli carri armati italiani che girato l’angolo erano sempre gli stessi, ha cercato in più occasioni di tenere l’Italia fuori dal conflitto, anche per evitare di dover poi correre in suo aiuto. Poi sappiamo tutti, anche se molti non se lo ricordano, come è andata a finire, il 13 ottobre del 1943 l’Italia dichiara guerra alla Germania. Oggi “l’alleato” americano dell’Ucraina che ha pesantemente contribuito a far fallire gli accordi di Istanbul a fine marzo 2022, e così spingere l’Ucraina in una guerra senza speranza e devastante per la popolazione, nel finale si è alleato con la Russia per spartirsi l’Ucraina stessa, ma non basta, si vogliono spartire anche l’Europa, tentare sempre con i russi e la complicità dei traditori nostrani dell’Europa, di spaccare l’Europa stessa, farla ritornare a una cartina geografica dei primi del novecento, a nazionalismi gretti e retrogradi, nonchè di bruciare la libera circolazione delle merci, bruciare la Cittadinanza UE che sancisce il diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, bruciare i valori fondamentali su cui è fondata l’Unione Europea, il rispetto dei diritti umani , della libertà della democrazia dell’uguaglianza dello stato di diritto, bruciare il diritto dei cittadini UE di potersi rivolgere al consolato o ambasciata di qualunque altro paese UE quando viaggiano in un paese terzo nel quale il loro paese d’origine non ha una rappresentanza, bruciare il diritto alla salute e alla sicurezza in viaggio ,infatti oggi i cittadini UE se si ammalano o subiscono un infortunio mentre si trovano in viaggio in un altro paese UE a cui si aggiungono Islanda, Lichtenstein, Norvegia, Svizzera hanno diritto a ricevere assistenza nell’ambito sanitario pubblico alle stesse condizioni e tariffe del paese che li ospita, bruciare la possibilità di lavorare in qualunque paese dell’UE e sfruttare le opportunità offerte dal mercato del lavoro dell’Unione e infine a bruciare la moneta unica l’Euro. Per fare cosa? Chiudersi ottusamente nei propri confini e tornare alla liretta? torneremo a comprare materie prime con la liretta a rischio default? Forse bisogna ricordare che i nostri fornitori di materie prime non accetteranno la liretta ci diranno: prima la dovete cambiare in dollari USA poi ne riparliamo, per non parlare dello spettro chiuso nell’armadio, il nostro debito pubblico oggi di fatto garantito dalla Germania. Infine bruciamo il nostro Walfare che gli Stati Uniti si sognano. Siete sicuri che fare un falò di tutto questo porti un vantaggio ai cittadini? Soprattutto a noi italiani? Basta dare un’occhiata allo spread dei titoli di stato europei nel suo complesso vs Bund e avrete la risposta a tutte le vostre domande.

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No alla guerra. Fermiamo la strage

Lunedì, 16 Maggio 2022 16:53

LA GUERRA NON E’ UN GIOCO. MARTEDI 17 MAGGIO ALLE ORE 15 FLASH MOB A ROMA CONTRO L’INVIO DI ARMI CON IL GRUPPO PARLAMENTARE ITALEXIT

“Martedì 17 maggio alle 15.00, in Piazza San Bernardo a Roma, il gruppo parlamentare Italexit ha organizzato un flash mob per protestare contro l’invio di armi in Ucraina. All’evento saranno presenti il leader del partito Gianluigi Paragone, i senatori William De Vecchis, Mario Michele Giarrusso e Carlo Martelli e la deputata Jessica Costanzo. La guerra non è un gioco e la pace non si fa con le armi: Italexit si batte sin dall’inizio per una soluzione diplomatica al conflitto. Siamo convinti che per giungere a una pace possibile e per evitare ulteriori spargimenti di sangue innocente sia necessaria l’apertura di un vero tavolo di trattative. Un risultato che non si può certamente ottenere armando uno dei due contendenti.

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La guerra è sempre un affare per le mafie, la criminalità è oggi sempre più globalizzata e la crisi Ucraina sembra essere una ghiotta occasione per le organizzazioni criminali tanto che i primi segnali di cooperazione tra gli ambienti mafiosi di vari paesi appaiono evidenti.

Gli scafisti russi ed ucraini sono, infatti, già attivi e pronti alla tratta di donne e bambini che fuggono dalle bombe.

È uno dei grandi affari della guerra, un business ed un reato gravissimo che l’ Italia deve contrastare prima che si espanda, perché come sempre le mafie guardano avanti ed agiscono nell’ illegalità proiettate sul futuro.

Il Viminale ha già attivato le misure di contrasto alla tratta, lo scorso 3 marzo è stato firmato presso la Prefettura di Torino il protocollo di intesa regionale per potenziare il contrasto alla tratta di esseri umani e garantire tutela ed assistenza alle vittime.

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30 anni di indipendenza dell’Azerbaigian

Martedì, 26 Ottobre 2021 22:49

Su iniziativa del Senatore Stefano Lucidi Presidente del gruppo interparlamentare di amicizia Italia Arzebaigian lo scorso 21 ottobre si è svolta presso il Senato della Repubblica, sala Caduti di Nassirya, la conferenza stampa sul tema "La Repubblica dell’ Arzerbaigian a 30 anni dal ripristino dell’indipendenza".

Il senatore Lucidi nel suo intervento introduttivo ha sottolineato come l’Azerbaigian debba essere considerato un modello nella gestione della propria indipendenza, ricordando l’ottima politica estera attuata che ha visto l’Italia come partner privilegiato.

I due paesi sono, infatti, complementari, ha proseguito Lucidi, e con la nuova area di libero scambio le prospettive di sviluppo comune sono enormi, la parola chiave è diversificare.

Il Senatore ha poi introdotto un cortometraggio prodotto dall’Ambasciata dell’Azerbaigian d’Italia, video significativo che ha destato notevole interesse aprendo una finestra sulle possibilità di crescita del paese.

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C'è un grande simbolismo nell'incontro di questa settimana a Roma dei ministri della Global Coalition to Defeat Daesh, che si riuniscono di persona dopo due anni. La rifocalizzazione sulla lotta al terrorismo riporta indietro le priorità e mette da parte le controversie politiche, offrendo anche l'opportunità di rimodellare le coalizioni politiche.

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LEGA (LUCIDI-DE VECCHIS) SITUAZIONE ASSURDA: INESISTENTI PER LO STATO MA NON PER L’AGENZIA DELLE ENTRATE

ROMA apr 2021. La Lega Salvini Premier ha presentato in queste ore un’interrogazione parlamentare per chiedere maggiori tutele per migliaia di lavoratori delle rappresentanze diplomatiche estere che vivono una vicenda paradossale.
Questi lavoratori non hanno alcun tipo di riconoscimento da parte del Ministero degli Esteri italiano ne dal Ministero del Lavoro, eppure subiscono regolari accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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Spy story

Venerdì, 02 Aprile 2021 06:13

Le giustificazioni della moglie del militare arrestato per spionaggio oltre a non essere congrue trasferiscono la vicenda alla cronaca quotidiana di chi per risolvere i propri problemi economici è disposto a tutto.

5000 € non cambiano la vita ed allora tutto si sposta su altre dinamiche.

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GD – Roma, 9 gen. 21 – Ci sono perplessità del FEDAE CEUQ, il sindacato che rappresenta i dipendenti delle ambasciate straniere in Italia, sulla nuova disciplina che regola il loro rapporto di lavoro. Questa disciplina interessa i lavoratori delle 141 ambasciate estere accreditate presso il Quirinale, le 107 riconosciute presso la Santa Sede e le 96 alla FAO.

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Covid19 time

Lunedì, 30 Marzo 2020 21:59

Siamo tutti immersi in un evento globale di cui nessuno ad oggi può definirne i confini sia temporali che territoriali.

Gli scienziati si agitano in continue analisi e proiezioni matematiche spesso prive di robusti supporti fattoriali declinando  le tempistiche del raggiungimento  del picco epidemico di settimana in settimana.

Intanto il tempo passa ed i cittadini iniziano a perdere la fiducia privilegiata nelle istituzioni e negli esperti che purtroppo non facendo fronte comune hanno trasformato le analisi di sistema in previsioni meteorologiche che hanno valore solo per quindici giorni.

Eppure la letteratura in materia epidemica esprime valori scientifici per l’evoluzione possibile di una pandemia, analogamente i piani di emergenza sia militari che di difesa civile ci dicono che l’emergenza per il contrasto ad una pandemia venga decretata per almeno sei mesi.

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La crisi globale e le sue scosse

Martedì, 17 Marzo 2020 21:32

L’Europa sta affrontando ora il primo esame dopo la Brexit, che ha scosso il sistema e l’assetto europeo, mettendo a dura prova la tenuta dell’idea stessa di un Europa Unita. A questo quadro, già di per sé poco entusiasmante, che ha visto la contrapposizione tra un’idea di Europa unita e quella individualista dell’Inghilterra, si è aggiunto anche il fenomeno della pandemia conosciuta come Coronavirus. 

La pandemia ha messo in rilievo delle problematiche che comunque si erano già evidenziate, anche se in maniera non così evidente, durante i mesi della Brexit o durante le crisi regionali che hanno interessato le regioni mediterranee. Oggi, in un momento di forte difficoltà l’Italia, non ha trovato nell’Unione Europea un’alleata ma piuttosto un muro di diffidenza e scarsa collaborazione. 

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