Le dimissioni del primo ministro libanese Saad Hariri due settimane fa sono un indicatore della potenziale escalation locale con Hezbollah e l'escalation regionale con l'Iran. L'attesa di un'escalation imminente con Hezbollah esiste da mesi, poiché la fine della crisi in Siria avrebbe probabilmente spostato l'attenzione regionale sul gruppo sostenuto dall'Iran.
Oltre un decennio fa abbiamo assistito a un'escalation simile con l'assassinio del primo ministro libanese e padre di Saad, Rafiq Hariri nel 2005 e l'eventuale guerra contro Hezbollah nel 2006. All'epoca l'Iran era molto più debole e meno influente, e gli Stati Uniti avevano più politici capitale e ha avuto più risorse nella regione.
Rex Tillerson segretario di stato americano è in Cina quando riceve notizia dell'annuncio di Kim Jong-un leader nordcoreano, sul test del nuovo tipo di motore ad alta spinta per alimentare i propri missili. Quella che viene definita "nuova nascita" dalla Corea del Nord in realtà è una stabile crescita, già pianificata e prevista.
Ha fatto bene il presidente Barack Obama a negoziare un accordo con l’Iran (che pone la fine delle sanzioni economiche) in cambio della promessa che lo sviluppo del nucleare iraniano servirà per soli scopi civili e non per scopi militari?
In sostanza l’Iran si è formalmente impegnato ad abbandonare il proprio programma relativo alle armi nucleari.
Le sanzioni internazionali contro l’Iran sono state sicuramente efficaci perché hanno creato un incentivo economico per l’Iran a sedere al tavolo delle trattative.
Gli analisti però accusano l’Iran di sponsorizzare il terrorismo internazionale in particolare di essere il maggior finanziatore di Hezbollah.
L’ambasciatore della Corea del Sud in Cina Park Ro- Byug auspica una ripresa urgente della ripresa dei colloqui a sei sulla denuclearizzazione della penisola coreana.
I colloqui a sei che comprendono Russia, Corea del Nord, Stati Uniti, Cina, Giappone e Corea del Sud sono fermi dal 2009.
Siamo giunti a un momento critico circa gli interessi europei e degli Stati Uniti in Ucraina.
L’annessione della Crimea alla Russia e l’occupazione del Donbass, hanno irrimediabilmente alterato i delicati equilibri di potere in Ucraina sia a livello regionale che nazionale sia il relativo equilibrio tra i più potenti oligarchi del paese.
Gli Ucraini sembrano avere poca fiducia nei confronti dell’attuale costellazione dei leader politici e delle loro promesse.
Per più di 25 anni gli Stati Uniti hanno appoggiato l’Ucraina sulla base di valori e interessi comuni.
Gli USA temono una Cyber Pearl Harbor. Il Generale Martin Dempsey attuale Capo di Stato maggiore congiunto delle forze statunitensi dichiara che sebbene gli Stati Uniti siano considerati una superpotenza militare, tale affermazione non può essere estesa all'ambito cyber. Un attacco che dovesse far disattivare le infrastrutture critiche, sarebbe dirompente, al punto da mettere in ginocchio il Paese.
Foley è stato decapitato non per quello che faceva, non per la sua professione di giornalista indipendente, non perché raccontava la verità dai teatri di guerra.
Il presidente americano Barack Obama ha autorizzato attacchi aerei in Iraq contro le forze sunnite jihadiste dello Stato Islamico (IS). Tali attacchi possono sì fare una certa differenza ma resta da capire in quali termini.
Fonti anonime nigeriane hanno dichiarato di aver avuto contatti con governi europei e non per la ricerca delle ragazze rapite da gruppi vicini a Boko Haram.
In particolare Usa , Gran Bretagna e Francia hanno già inviato nell’Area interessata specialisti militari, investigatori ed ex militari di unità d’elitè ora utilizzati per la loro pregressa esperienza nella liberazione di ostaggi.