La notizia ha fatto presto il giro del mondo. Sabato scorso, due uomini sono stati fermati dalle forze ucraine nei pressi di Shchastya, a circa 30km dal confine con la Russia. Gli ispettori dell’OSCE hanno avuto modo di parlare in privato con i due uomini, ricoverati presso un ospedale militare in Kiev dove erano stati portati perché feriti. Sul rapporto della SMM si può leggere: “entrambi gli uomini hanno dichiarato di essere membri di un’unità delle Forze Armate della Federazione Russa”[1].
Stando a quanto raccontato dai due militari, la loro era una “missione di ricognizione”; entrambi erano armati ma non era stato dato loro ordine di sparare. Entrambi hanno confermato di esser già stati in missione in Ucraina. Uno dei due, però, ha insistito nell’affermare che non ci sono truppe russe coinvolte nei combattimenti.
Sono trascorse undici settimane dall’inizio della tregua in Ucraina orientale. Lo scopo degli aggiornamenti pubblicati da Triage è di fornire un resoconto sul rispetto dei primi tre punti fondamentali previsti degli accordi di Minsk II:
1. Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio).
2. Ritiro delle rispettive armi pesanti dalla linea di fronte in modo da creare una zona cuscinetto: 50km per l’artiglieria calibro 100mm o superiore; 70km per i sistemi lanciarazzi multipli (MRLs); e 140km per gli MRLs Tornado-S, Uragan e Smerch e per i missili balistici tattici Tochka U.
3. Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2 via missione OSCE.
Sono trascorse dieci settimane dall’inizio della tregua in Ucraina orientale. Lo scopo degli aggiornamenti pubblicati da Triage è di fornire un resoconto sul rispetto dei primi tre punti fondamentali previsti degli accordi di Minsk II:
1. Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio).
2. Ritiro delle rispettive armi pesanti dalla linea di fronte in modo da creare una zona cuscinetto: 50km per l’artiglieria calibro 100mm o superiore; 70km per i sistemi lanciarazzi multipli (MRLs); e 140km per gli MRLs Tornado-S, Uragan e Smerch e per i missili balistici tattici Tochka U.
3. Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2 via missione OSCE.
Sono trascorse otto settimane dall’inizio della tregua in Ucraina orientale. Lo scopo degli updates pubblicati da Triage è di fornire un resoconto sul rispetto dei primi tre punti fondamentali previsti degli accordi di Minsk II:
1. Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio).
2. Ritiro delle rispettive armi pesanti dalla linea di fronte in modo da creare una zona cuscinetto: 50km per l’artiglieria calibro 100mm o superiore; 70km per i sistemi lanciarazzi multipli (MRLs); e 140km per gli MRLs Tornado-S, Uragan e Smerch e per i missili balistici tattici Tochka U.
3. Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2 via missione OSCE.
Sono trascorse sette settimane dall’inizio della tregua in Ucraina orientale. Lo scopo degli updates pubblicati da Triage è di fornire un resoconto sul rispetto dei primi tre punti fondamentali previsti degli accordi di Minsk II:
1. Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio).
2. Ritiro delle rispettive armi pesanti dalla linea di fronte in modo da creare una zona cuscinetto: 50km per l’artiglieria calibro 100mm o superiore; 70km per i sistemi lanciarazzi multipli (MRLs); e 140km per gli MRLs Tornado-S, Uragan e Smerch e per i missili balistici tattici Tochka U.
3. Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2 via missione OSCE.
Quarta settimana dall’inizio della tregua in Ucraina orientale. Lo scopo degli updates pubblicati da Triage è di fornire un resoconto sul rispetto dei primi tre punti fondamentali previsti degli accordi di Minsk II:
1. Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio).
2. Ritiro delle rispettive armi pesanti dalla linea di fronte in modo da creare una zona cuscinetto: 50km per l’artiglieria calibro 100mm o superiore; 70km per i sistemi lanciarazzi multipli (MRLs); e 140km per gli MRLs Tornado-S, Uragan e Smerch e per i missili balistici tattici Tochka U.
3. Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2 via missione OSCE.
Quarta settimana dall’inizio della tregua in Ucraina orientale. Lo scopo degli updates pubblicati da Triage è di fornire un resoconto sul rispetto dei primi tre punti fondamentali previsti degli accordi di Minsk II:
1. Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio).
2. Ritiro delle rispettive armi pesanti dalla linea di fronte in modo da creare una zona cuscinetto: 50km per l’artiglieria calibro 100mm o superiore; 70km per i sistemi lanciarazzi multipli (MRLs); e 140km per gli MRLs Tornado-S, Uragan e Smerch e per i missili balistici tattici Tochka U.
3. Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2 via missione OSCE.
Quarta settimana dall’inizio della tregua in Ucraina orientale. Lo scopo degli updates pubblicati da Triage è di fornire un resoconto sul rispetto dei primi tre punti fondamentali previsti degli accordi di Minsk II:
1. Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio).
2. Ritiro delle rispettive armi pesanti dalla linea di fronte in modo da creare una zona cuscinetto: 50km per l’artiglieria calibro 100mm o superiore; 70km per i sistemi lanciarazzi multipli (MRLs); e 140km per gli MRLs Tornado-S, Uragan e Smerch e per i missili balistici tattici Tochka U.
3. Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2 via missione OSCE.
Gli accordi di Minsk sono stati firmati l’11 febbraio. Per capire come si stia evolvendo la situazione in Ucraina orientale, Triage pubblicherà settimanalmente un aggiornamento al fine di osservare lo status d’implementazione di quanto previsto ai primi tre punti dell’accordo raggiunto nella capitale bielorussa:
1. Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio),
2. Ritiro di tutte le armi pesanti da parte di entrambi gli schieramenti,
3. Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2.
L’omicidio di Boris Nemtsov, avvenuto venerdì 27 febbraio a Mosca, ha riportato in primo piano una questione spinosa: il coinvolgimento militare russo nella crisi ucraina. Accuse e smentite circa la presenza di operativi mandati dal Cremlino sul suolo ucraino si sono susseguite in un flusso quasi ininterrotto sin dall’inizio della crisi.