Venti di guerra civile soffiano sulla Repubblica Centrafricana (RC), paese “senza legge”, teatro di scontri tra cristiani e musulmani, dove gruppi paramilitari si sono resi colpevoli di atrocità a danno della popolazione civile (tra cui uccisioni, villaggi dati alle fiamme e arruolamento forzato di bambini-soldato): questo è l’allarme lanciato a più riprese dalle Nazioni Unite negli ultimi giorni di novembre.
Tutti sanno cosa sia il Datagate, tutti sanno come e quando sia esploso; ma quanti possono dire di sapere come andrà a finire? La risposta è, chiaramente, nessuno. Tuttavia, avanzare una previsione non è cosa fuori portata.
Nelle ultime settimane il ciclone Snowden è tornato ad abbattersi sulle relazioni euro-atlantiche e su quelle intra-europee, con la Gran Bretagna trovatasi al centro del suo occhio. Infatti, se il clima politico si era già fatto teso dopo le rivelazioni che volevano i vertici politici di Francia, Germania e Italia spiati dall’NSA assieme a una trentina di leader mondiali, le cose non sono migliorate giacché, come riporta neutralmente il Daily and Sunday Express, secondo le ultime rivelazioni di Snowden, gli 007 della Regina avrebbero collaborato attivamente con i colleghi d’oltreoceano nel carpire informazioni dal governo italiano. Parallelamente, limitandosi alla semplice illustrazione dei fatti, la BBC racconta come queste intercettazioni facciano parte di un programma chiamato Operazione Tempora attraverso il quale l’agenzia d’intelligence britannica del GCHQ (Government Communications Headquarters) avrebbe contribuito alle attività di spionaggio portato avanti dagli Stati Uniti attraverso il sistema di sorveglianza PRISM dell’NSA.
Ancora una volta, le proteste di piazza tornano a scaldare gli animi del popolo bulgaro; l’occasione, questa volta, è stata quella della manifestazione organizzata mercoledì 13 novembre in ricordo del crollo del regime comunista nel paese, quando, ormai ventiquattro anni fa, studenti e semplici cittadini marciarono per le vie di Sofia contro la fin troppo generosa politica filo – sovietica di Teodor Zhivkov, leader politico della Bulgaria dal luglio del 1971 al novembre del 1989.