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11-03-2013

OSTAGGIO ITALIANO UCCISO IN NIGERIA - ANALISI DEI RISCHI PER LA REGIONE

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Nigeria Nigeria triageduepuntozero.com

In data 09/03/13 attorno le ore 14.00 viene rivendicata su un sito in lingua inglese l'uccisione di Silvano Trevisan e degli altri sei ostaggi, tre lavoratori di nazionalità libanese, un britannico, un greco e un filippino, sequestrati in Nigeria il 16/02 scorso. La notizia ha iniziato a circolare piuttosto velocemente nonostante la Farnesina non abbia potuto confermare il decesso del connazionale, la conferma non è giunta nella giornata di sabato 9 nemmeno dalle autorità nigeriane. Il sito di monitoraggio SITE, con sede nel Maryland, pubblica un video alle ore 09.37 locali dal titolo "Ansar al-Muslimeen Announces Execution of Foreign Hostages" che mostra i corpi degli ostaggi uccisi. Dalle immagini del video non è possibile però procedere al riconoscimento del corpo di Trevisan. Appena dopo le 13.00 ora italiana del giorno 10/03 arriva la conferma da parte della Farnesina dell'uccisione di Trevisan e degli altri sei ostaggi.

TARGET

Silvano Trevisan, ingegnere di 69 anni, lavorava insieme agli altri rapiti per la Setraco Nigeria, compagnia che opera nel settore ingegneristico e specializzata nella costruzione di infrastrutture quali strade e ponti nel nord della Nigeria. L'operazione che ha portato al rapimento il 16 febbraio è stata preceduta da un attacco ad una stazione locale di polizia nella città di Jama'are, 200 km a nord della città Bauchi, nello stato di Bauchi. Gli assaltatori si sono poi diretti verso un campo appartenente alla Setraco e hanno prelevato i sette impiegati dopo aver ucciso una guardia.

PERPETRATOR

Jama'atu Ansarul Musilimina fi Biladi Sudan chiamato anche solo Ansaru è un gruppo terrorista di matrice islamista nato nel 2012, legato al più diffuso Boko Haram. Il leader del gruppo, Usamatul Ansar, ha affermato più volte che il gruppo non ha intenzione di uccidere innocenti, in quanto l'assassinio è vietato dal Corano. Ha affermato però che il gruppo avrebbe attaccato chiunque avesse compiuto attacchi nei confronti di musulmani. Ansaru, che opera nel nord-est della Nigeria, ha annunciato la propria nascita il 26 gennaio 2012 distribuendo volantini nella città di Kano dopo che membri di Boko Haram sono stati accusati dell'uccisione di oltre 150 musulmani, motivando quindi la scissione dal gruppo principale come reazione alla "perdita di vite di musulmani innocenti". Il 30/11/12 Ansaru ha rivendicato la responsabilità per l'assalto alla Special Anti-Robbery Squad (SARS) con sede ad Abuja. Il gruppo ha anche rivendicato di essere responsabile per l'operazione del 19/12/12 condotta da 30 militanti contro il compound di una compagnia di ingegneria nella città di Katsina (30 km dal confine con il Niger), sequestrando un cittadino francese.

SEQUESTRI IN NIGERIA

La regione del delta del Niger è sempre di più oggetto di rapimenti nei confronti di personale straniero che opera nell'area. I legami tra attività criminali e la militanza islamica ha favorito l'incremento di sequestri nell'area negli ultimi anni. Molti dei sequestri a scopo di estorsione terminano con il rilascio o il salvataggio degli ostaggi entro la prima settimana di rapimento. Nonostante i rapitori compiano atti di violenza nei confronti degli ostaggi allo scopo di intimidirli, raramente questi vengono uccisi dai sequestratori. Le morti registrate sono avvenute per lo più durante le fasi di cattura o a seguito di tentativi di liberazione falliti dalle forze di sicurezza.

Il deterioramento delle condizioni di sicurezza nel nord della Nigeria, hanno permesso a gruppi armati di incrementare il numero dei sequestri dal 2010. L'08/03/12 è stata diffusa la notizia dell'uccisione dell'ingegnere italiano Franco Lamolinara e del britannico Christopher McManus, giustiziati durante un'operazione delle forza britanniche, i due erano stati sequestrati a Kebbi nel maggio 2011. Un cittadino tedesco è stato sequestrato nel gennaio 2012 nella città di Kano.

UP COMING

Gli sconvolgimenti regionali dovuti al conflitto in corso nel Mali favoriranno la militanza jihadista nelle regioni del nord-est della Nigeria, in particolare  favorirà l'intensificazione di contatti tra Boko Haram e le altre milizie islamiste che operano nel Sahel (AQIM, MUJAO, Ansar Addine). Lo stato di Borno resterà il più vulnerabile ad attività terroristiche, seguito dagli stati di Yobe, Kano, Kaduna, Plateau, Bauchi. Aumenterà inoltre il rischio di impiego di donne in attentati suicidi. È opportuno ritenere che il Cameroon, per le numerose somiglianze con la Nigeria, sarà ancora oggetto di reclutamento di nuovi miliziani da parte di Boko Haram. Il gruppo inoltre svolge attività di reclutamento, addestramento, pianificazione e transito nelle regioni confinanti del Niger e del Chad. Permane nel territorio nigeriano, specie nel nord, un rischio estremo di attentati terroristici, che non diminuirà nel breve-medio termine. Saranno oggetto di attacchi forze di sicurezza, esponenti governativi e la popolazione cristiana; in misura minore attività commerciali, scuole, organizzazioni internazionali e esponenti di spicco del mondo islamico.

Le azioni vengono compiute mediante l'utilizzo di IED's, VBIED's o assalti armati. Boko Haram è entrata in possesso anche di RPG's portata 900 mt e MANPADS di fabbricazione libica.

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Claudio D'Angelo

Laureato con lode in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza presso l’Università degli Studi di Perugia.
Laureando in Ricerca Sociale per la Sicurezza Interna ed Esterna (Safety and Security Manager).
Analista di intelligence perfezionato nell'analisi del rischio, nell'individuazione delle possibili minacce terroristiche e nella vulnerabilità dei siti industriali, delle infrastrutture critiche e degli obiettivi strategici.
Esperto nella gestione degli scenari di emergenza e nella tutela e la messa in sicurezza di personale operante in aree di crisi, con specifico expertise dell’area mediorientale.
Redattore per il magazine – online Convincere, svolge ricerche nel campo della diffusione dei movimenti Jihadisti in Medio Oriente e Africa, nell’applicazione della teoria dei sistemi complessi alla società e della Network Analysis nel processo di analisi d’intelligence.

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