Nel documento figurano i risultati di tre sopralluoghi effettuati da ricercatori russi, che rivelavano una contaminazione pesante del suolo e dei prodotti alimentari kazaki. Nel settembre 1956 la radioattività della zona in esame era cento volte superiore al tasso consentito. Kazbek Apsalikov direttore dell'istituto che ha elaborato il dossier sostiene che non si voleva in quel periodo attirare l'attenzione sulle attività condotte, motivo per cui fu posto il marchio "top secret" all'evento, con la costituzione di un luogo di cura dedicato, il "dispensario anti-brucellosi". La conduzione dei test si è arrestata solo nel 1963 ed al momento molte delle aree coinvolte risultano sicure. I territori toccati dalla vicenda erano parte dell'unione sovietica e in quelle zone si sono avuti gravi effetti sulla salute delle persone. Per volontà delle autorità nessuno sapeva nulla. La censura all'informazione è anche questo.