Il governo tunisino chiude 80 moschee sperando che questa sia la reazione più efficace all'attacco terroristico di Sousse. Il provvedimento in realtà si presenta superficiale e scarsamente utile al contrasto all'Isis in questo momento. Le moschee dovrebbero invece rimanere aperte ed essere monitorate in maniera assoluta proprio per ricostruire la rete di possibili affiliati e fiancheggiatori di Daesh.
Alla Tunisia manca totalmente un apparato di intelligence capace di prevenire le azioni isolate e di gruppo dei terroristi, mancano informazioni dirette e precise, mancano agenti infiltrati anche nelle situazioni a margine dei pericoli eversivi.
Le locations turistiche avrebbero dovuto essere protette in ben altro modo, in Italia ad esempio, ma anche in Spagna non è possibile accedere sulla spiaggia di un resort a 5 stelle senza prima essere identificati dalla sicurezza privata della struttura.
A Sousse, purtroppo chiunque poteva accedere indisturbato al resort.
Ora l'economia tunisina è in ginocchio e non basta più mettere soldati con il Mefisto sulla spiaggia per far tornare i turisti.
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