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06-03-2013

CHAVEZ MUORE, CHE PAESE LASCIA?

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Scompare uno dei leader più influenti dell'America Latina, a 58 anni Hugo Chavez si arrende alla grave malattia che lo affliggeva da tempo. Comincia una nuova fase politica per il Venezuela.

ChavezIl presidente del Venezuela Hugo Chavez è morto il giorno 05/03 a causa del deteriorarsi delle condizioni di salute dovute al cancro dal quale era affetto. Il celebre leader era malato da tempo e oramai si recava sempre più spesso nell'isola di Cuba per sottoporsi alle cure. Chavez lascia un Paese con ancora molti conti in sospeso sia nel campo della politica che dell'economia.

Nell'ottobre 2012 ha nominato come suo vice-presidente l'allora ministro degli esteri Nicolas Maduro, considerato spesso un politico più moderato di Chavez, comportando di fatto l'estromissione per la futura carica di presidente di Elias Jaua, ex vice-presidente. La sua squadra di governo vedeva personaggi come Diosdado Cabello, capo dell'Assemblea Nazionale e strettamente legato alle forze armate venezuelane, al Ministero dell'Interno Néstor Reverol e all'Energia e alle Risorse Minerali Rafael Ramirez, il quale è anche capo della compagni petrolifera di stato PDVSA. La PDVSA ha portato a termine cinque nuovi accordi con la Rosneft, la compagnia petrolifera di stato russa. La firma dei contratti è stata annunciata il 29 gennaio scorso da Ramìrez stesso. Questi accordi dovrebbero far diventare la PDVSA il maggior partner energetica della Russia per i prossimi otto anni.

In merito alla questione energetica è da segnalare che nel 2012, la domanda totale di energia elettrica ha raggiunto 18.357 MW, con un incremento del 6,9% rispetto al 2011, nonostante alcuni sostengano che il sistema non potrebbe coprire più di 16.500 MW. La domanda sarebbe così aumentata in modo significativo proprio da quando Chavez è la prima volta al potere, la domanda di energia nel 1999 era pari a 10.854 MW.  

L'08/02 il governo di Chavez ha reso noto che la moneta venezuelana ha subìto una svalutazione pari al 32% nei confronti del dollaro. Si attende quindi un aumento dell'inflazione, che nel 2012 è calata al 20,1%, e un crollo dei consumi. Il presidente della Banca Centrale, Nelson Merentes, lo stesso giorno ha annunciato il ritiro del Sistema de Transacciones con Títulos en Moneda Extranjera (SITME), consentendo l'utilizzo del dollaro esclusivamente al CADIVI, l'ente che si occupa del cambio di valuta, e al sistema doganale.

La crescita media annua è stata stimata al 3,7 nel periodo 2005-2010 con Pil che nel 2010 si è attestato a 392 mld di dollari, rappresentando la 26° economia più forte al mondo, considerato inoltre che alla fine del 2011 è stato stimato che il Venezuela possegga il 17,9% di tutte le riserve petrolifere del mondo. 

Il governo venezuelano deve anche fare i conti con la sicurezza interna. Negli ultimi anni si è assistito ad un fortissimo aumento di rapine, omicidi, rapimenti a scopo di estorsione, criminalità diffusa. Nel 2009 il tasso di omicidi in Venezuela era arrivato a 49,0 ogni 100.000 abitanti, al quinto posto nella classifica mondiale. Membri delle FARC operano in territorio venezuelano, senza però rappresentare un reale rischio terroristico per il Paese. Le attività delle FARC sono volte principalmente al traffico di stupefacenti, inoltre i territori venezuelani confinanti con la Colombia vengono utilizzati dai guerriglieri delle FARC come rifugio dalle operazioni di contrasto delle forze di sicurezza colombiane, contribuendo a rendere instabili le condizioni di sicurezza negli stati venezuelani di Zulia e Tachira. Si ritiene che sul territorio venezuelano operino estremisti islamici impegnati in attività di raccolta di fondi, armamenti e attività di falsificazione di documenti collaborando con alcuni gruppi fondamentalisti attivi in Medio Oriente. Inoltre, membri dell'ETA risiedono in Venezuela e sono attivi anch'essi in attività di raccolta di denaro e nella produzione di falsi documenti.

Non si può sapere con certezza chi succederà a Chavez, di sicuro Maduro non gode della stessa popolarità e del carisma del suo predecessore. L'altro possibile candidato, Diosdado Cabello, continua ad essere visto come un personaggio politico su cui cadono molti sospetti di corruzione. Una nuova fase inizia per il Venezuela, il nuovo governo dovrà vedersela con un'economia da risanare e un contesto di sicurezza decisamente preoccupante. 

Foto: www.trend-online.com

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Claudio D'Angelo

Laureato con lode in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza presso l’Università degli Studi di Perugia.
Laureando in Ricerca Sociale per la Sicurezza Interna ed Esterna (Safety and Security Manager).
Analista di intelligence perfezionato nell'analisi del rischio, nell'individuazione delle possibili minacce terroristiche e nella vulnerabilità dei siti industriali, delle infrastrutture critiche e degli obiettivi strategici.
Esperto nella gestione degli scenari di emergenza e nella tutela e la messa in sicurezza di personale operante in aree di crisi, con specifico expertise dell’area mediorientale.
Redattore per il magazine – online Convincere, svolge ricerche nel campo della diffusione dei movimenti Jihadisti in Medio Oriente e Africa, nell’applicazione della teoria dei sistemi complessi alla società e della Network Analysis nel processo di analisi d’intelligence.

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