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27-02-2014

THAILANDIA “CAMICIE GIALLE E ROSSE”

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La scorso week end alcuni colpi sparati da uomini armati hanno scosso la zona centrale di Bangkok.

A Bangkok bombe, spari e manifestazioni rientrano, da circa quattro mesi, nella normale quotidianità.

Una granata è esplosa domenica scorsa nella zona commerciale e centrale di Bangkok uccidendo due persone.

Per quanto concerne gli autori ancora non hanno un volto ma “incidenti” di questo tipo accadono sempre più spesso.

I manifestanti intendono rovesciare il primo ministro sig.ra Yingluck Shinawatra insieme al fratello Thaksin Shinawatra  da molti considerato il vero leader del paese.

Bluesky TV la stazione televisiva dei manifestanti ha mostrato la folla che spingeva contro la cancellata del quartier generale della polizia nazionale di Bangkok, i dimostranti chiedono di investigare sulle morti dei 20 manifestanti  (oltre a 700 feriti) che si sono avute sin dall’inizio delle proteste, lo scorso novembre.

I manifestanti prevalentemente composti dalla classe media hanno anche accusato la polizia di essere al sevizio personale di Thaksin.

Nella sua essenza la battaglia in corso nelle strade a Bangkok è tra elitarismo e populismo

Il popolo vuole una polizia che faccia il proprio lavoro con lealtà, onestà, e franchezza così si è espresso Ancholee Paireerak, uno dei leader della protesta ex anchorman dei telegiornali, esortando la polizia a smettere di servire il regime di Thaksin e a unirsi al movimento di protesta.

I manifestanti vogliono istituire un “Consiglio del Popolo” allo scopo di proporre e valutare le riforme, prima di andare a nuove elezioni.

Le “camicie gialle” cioè i manifestanti sottolineano che l’attuale governo è una farsa, è gestito non dalla sig.ra Yingluck ma da suo fratello Thaksin un magnate ed ex primo ministro che è stato rovesciato da un colpo di stato nel 2006 ed è ora in esilio volontario dopo essere stato condannato al carcere per corruzione

La sig.ra  Yingluck insiste sul fatto che rimarrà in carica fino alle prossime elezioni i suoi principali sostenitori “camicie rosse” hanno giurato di difendere il governo democraticamente eletto.

I manifestanti sono guidati da Southep Thaugsuban ex vice primo ministro.

Southep e il partito democratico hanno promesso di boicottare le elezioni e hanno usato le proteste per arrivare alla formazione di un Consiglio non eletto allo scopo di riformare la legge elettorale in Thailandia.

Ma la vera priorità per la Thailandia è oggi quella di salvarsi dall’attuale caos oltre a quella di evitare il fallimento sociale, la disintegrazione economica e politica e i conflitti civili.

© Riproduzione Riservata

Mario Neri

Laureato in giurisprudenza ed in scienze giuridiche. Master di II livello in scienze criminologiche.

Esperto di diritto internazionale e di programmi relativi al mantenimento della pace nelle aree di crisi.

Ufficiale in congedo dell’Esercito “ Folgore “. Analista nelle politiche di intelligence.

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