I bombardieri hanno capacità nucleari e il velivolo denominato stealth è realizzato con tecnologie che lo rendono impercettibile (o meglio: scarsamente percettibile) ai radar o altri dispositivi di localizzazione.
Questo ha causato un ulteriore attrito tra le due Coree facendo salire la tensione sul 38esimo parallelo dove, secondo da quanto riferito dall’agenzia ufficiale Kcna, Pyongyang ha notificato a Seul “il taglio di ogni linea di comunicazione militare” tra i due Paesi sale la minaccia di un attacco nucleare.
Molti analisti affermano che Pyongyang non possieda missili in grado di colpire il territorio degli Stati Uniti, ma solo missili a breve e medio raggio, e Seoul è l’unico bersaglio probabile di una certa rilevanza.
L’unico atto di risposta per ora è solo di propaganda classica e di vecchio stile, sono dei video posti in internet tramite YouTube, a diffonderlo e' stata la propaganda di Pyongyang, e del conseguente ordine di porre in stato di allerta tutte le unita' missilistiche, impartito dal leader nordcoreano Kim Jong-un. Nei video diffusi su Internet si vede un missile balistico del Nord abbattere un B-2 che precipita e si schianta al suolo in territorio sudcoreano insieme alla sua testata atomica, incendiandosi ed esplodendo in una nube radioattiva nel violentissimo impatto al suolo, a questo sono seguiti altri due video, girati sul territorio americano con visioni catastrofiche di città in fiamme, paradossalmente, un video è stato ritirato da YouTube non per ragioni militari ne' politiche o diplomatiche, bensì semplicemente legali: le immagini di New York in fiamme provenivano infatti dal videogioco 'Call of Duty', e la società californiana 'Activision' che lo produce aveva sporto denuncia per violazione del copyright.
Potrebbe anche sembrare solo un gioco di “ immagine” ma la Russia è preoccupata della crescente tensione che rischia di entrare in un "circolo vizioso", ha detto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, criticando implicitamente la decisione americana, anche la Cina ha rivolto un nuovo appello ai contendenti per placare le tensioni e impedirne la degenerazione: e' il secondo del genere in tre giorni, circostanza del tutto inconsueta nell'atteggiamento tradizionalmente cauto di Pechino, che getta una luce sinistra sull'entita' del pericolo incombente.
Tecnicamente, la penisola coreana divisa rimane in uno stato di guerra.
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