Le elezioni regionali di questo autunno in due dozzine di regioni, compresi i territori ucraini che la Russia afferma di aver annesso, dovrebbero fungere da "banco di prova" non solo per il ballottaggio del prossimo anno ma anche riguardo le percentuali attribuite a “Russia Unita” il partito di Vladimir Putin (oggi intorno al 50%) e le percentuali relative al partito comunista secondo nei sondaggi (oggi intorno al 22%).
La fine della guerra tra Russia e Ucraina avverrà di pari passo con la fine del mandato di Vladimir Putin?
Alcuni credono che, scatenando gravi problemi come minacce, ela guerra, contribuiscano a rafforzare la determinazione di Putin a rimanere al potere oltre il 2024. Considerato anche, il suo profondo disprezzo per i “disertori politici” – quelli che hanno lasciato il loro posto in tempi difficili – è molto inverosimile che diventi uno di loro, Putin quello che inizia finisce, non solo ma non accetterà mai una improbabile, sconfitta.
Vale la pena comunque ricordare, anche se non riguardano questo caso, che le precedenti sconfitte militari russe hanno portato a cambiamenti sociali e politici: la sconfitta dell'impero russo nella guerra di Crimea (1853-56) ha innescato riforme liberali; la guerra russo-giapponese (1904–05) scatenò la prima rivoluzione russa (1905–07); La prima guerra mondiale portò alla seconda rivoluzione russa (1917-1923); e la guerra sovietico-afghana (1979-1989) ha contribuito a stimolare la spinta riformista di Mikhail Gorbaciov alla fine degli anni '80.
Altri ritengono che non solo Putin sia disposto a rinunciare al potere, ma potrebbe considerarlo parte di una soluzione al conflitto con l'Ucraina allo scopo di evitare una fine tragica e controversa al suo mandato.
Per sostituire Putin, attualmente c’è una lista di tre nomi: SergeySobyanin, sindaco di Mosca; Mikhail Mishustin, primo ministro; e Dmitry Kozak, vice primo ministro.
Queste persone hanno veramente la possibilità di vincere le elezioni. In caso di elezione dovranno negoziare non tanto con l'Ucraina, ma con l'Occidente al fine di ottenere una possibile de-escalation e sbloccare finalmente la situazione di stallo presente all'interno “dell’intero sistema".