Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio e gli stessi cookie.

A+ A A-
16-07-2024

ROC WILLIAM

Rate this item
(2 votes)

William Lai Ching-te del Partito Democratico Progressista (DPP) al governo, ha ufficialmente assunto l'incarico di presidente della repubblica di Cina (ROC) comunemente nota come Taiwan il 20 maggio scorso sostituendo la prima leader donna Tsai ing-wen. Mentre molti usano i termini Taiwan e Repubblica di Cina in modo intercambiabile, chiamare l'isola "Taiwan" suggerisce che si tratti di un'entità separata dalla Cina. La Repubblica di Cina, o ROC, è il nome ufficiale e quello più gradito a Pechino. Mentre Tsai ha sempre usato termini diplomatici come "l'altra parte dello Stretto" o "autorità di Pechino" nel suo discorso inaugurale, Lai ha menzionato direttamente "Cina" sette volte, distinguendo chiaramente Taiwan dalla Cina. Taiwan è diventata politicamente autonoma nel 1949 alla fine della guerra civile cinese. Il Partito Comunista Cinese (PCC) non ha mai controllato l'isola di 23 milioni di abitanti, che usa ancora ufficialmente il titolo arcaico di Repubblica di Cina (ROC). Ma il presidente cinese Xi Jinping la considera una provincia ribelle la cui "riunificazione" è una "inevitabilità storica" e ha ripetutamente minacciato di usare la forza per ottenerla.

Per quanto detto da Lai nel suo discorso di insediamento, secondo cui i governi di Pechino e Taipei "non sono subordinati l'uno all'altro", Pechino ha criticato duramente il discorso inaugurale di Lai e ha condotto esercitazioni militari e pattugliamenti attorno a Taiwan nel tentativo di "punire" Lai per non aver tenuto conto delle posizioni preferite dalla Cina, l'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) ha lanciato esercitazioni "Joint Sword-2024A" che hanno visto almeno 35 aerei attraversare una linea mediana non ufficiale nello Stretto di Taiwan che fino a poco tempo fa Pechino aveva ampiamente rispettato. Tutto lascia presagire un aumento delle tensioni tra le due sponde dello Stretto nei prossimi quattro anni, mentre Taipei e Pechino mettono alla prova i rispettivi limiti e cercano di promuovere i propri obiettivi politici. Lai, che è stato vicepresidente sotto la precedente presidente Tsai Ing-wen, ha voluto rassicurare gli elettori di Taiwan che la sua amministrazione avrebbe avuto continuità con l'approccio del suo predecessore dalle questioni interne come lo sviluppo economico alla politica energetica, così come nella politica estera Taiwan non ha altra scelta che rafforzare i legami con l'unica democrazia in grado di affrontare Pechino. Gli Stati Uniti. Ma più forti sono i legami tra Taipei e Washington, più pressione Pechino esercita sull'isola e maggiore è il pericolo di far finalmente esplodere un conflitto dalla Guerra Fredda che cova da 75 anni. Considerato che il sostegno degli Stati Uniti all'isola non è mai stato così forte, Pechino potrebbe sentirsi costretta ad agire. Infatti mostra prove di preparazione. Negli ultimi tre anni, l'Esercito Popolare di Liberazione ha aggiunto oltre 400 aerei da combattimento avanzati e più di 20 grandi navi da guerra, raddoppiando il suo inventario di missili balistici e da crociera. La RPC ha aumentato le sue azioni militari contro diversi paesi della regione e non solo contro Taiwan. Le Filippine sono uno di questi casi, dove la Guardia costiera della Repubblica popolare cinese è diventata sempre più aggressiva nelle sue manovre, causando danni e lesioni ai membri della Guardia costiera filippina. Tale regolare escalation ed esercitazioni militari nella regione potrebbero avere molteplici ripercussioni. Le azioni della Cina attorno a Taiwan e nella regione hanno indirettamente contribuito all’“internazionalizzazione” della questione taiwanese. L'ambizione della Cina di annettere Taiwan fa parte della sua politica nazionale", afferma Lai. Per riuscirci, Pechino ha iniziato con l’isolare diplomaticamente Taiwan , che è esclusa dall'ONU o dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, ed è ufficialmente riconosciuta solo da 12 governi, anche se all'insediamento di Lai hanno partecipato 51 delegazioni internazionali, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Giappone e Canada. La prova fondamentale per il signor Lai sarà la sua capacità di navigare nelle turbolente acque dello stretto di Taiwan con calma, determinazione ed efficacia, senza lasciarsi prendere dalla frustrazione.

Mario Neri

Laureato in giurisprudenza ed in scienze giuridiche. Master di II livello in scienze criminologiche.

Esperto di diritto internazionale e di programmi relativi al mantenimento della pace nelle aree di crisi.

Ufficiale in congedo dell’Esercito “ Folgore “. Analista nelle politiche di intelligence.

More in this category: « THANKS KIM BORN WILLIAM »

Geoeconomia

Eversione e Terrorismo

Geopolitica

Risorse Energetiche

Cyber Warfare

Copyright CEOS 2012 - 2015. All rights reserved.