E’ risaputo che Minsk sta subendo crescenti pressioni da parte di Mosca per aumentare il suo sostegno nella cosiddetta operazione speciale militare.
Il presidente russo Vladimir Putin ha effettuato lo scorso 12 dicembre una rara visita a Minsk (È stata la prima visita di Putin in Bielorussia dal 2019), al fine di raddoppiare la cooperazione militare in settori come i missili balistici e gli aerei da guerra con capacità nucleare, mentre a Kiev crescono sempre di più i timori che la Bielorussia possa unirsi alla guerra di terra contro l'Ucraina.In una conferenza stampa congiunta, Lukashenko ha affermato che la Bielorussia ha schierato il sistema missilistico balistico mobile Iskander di fabbricazione russa con una portata fino a 500 chilometri, mentre Putin ha affermato che c'è spazio per un'ulteriore cooperazione riguardo gli aerei da guerra sukhoi Su-24 che sono stati modificati per trasportare armi tattiche nucleari.Tuttavia, nonostante ciò, sembrerebbe improbabile che Lukashenko possa impegnare l'esercito bielorusso (che dovrebbe anche essere riattrezzato) nell'invasione dell'Ucraina senza contare che Lukashenko stesso ha ripetutamente affermato di non avere alcuna intenzione di inviare truppe del suo paese in Ucraina.