L'episodio rischia di riaccendere gravemente la mai sopita tensione che vede contrapposti i due paesi caucasici dal sanguinoso conflitto sul Nagorno Karabakh, un conflitto che tra il 1988 e il 1994 causò oltre 16 mila vittime[2].
È presumibile che l'elicottero fosse impegnato nell’esercitazione Unity 2014, un’operazione congiunta tra le forze armene e quelle dell'autoproclamata repubblica del Nagorno Karabakh, che dal 6 novembre ha portato al dispiegamento – stando a quanto dichiarato dal Ministero della Difesa armeno – di 17 mila soldati, 550 pezzi d'artiglieria, 250 veicoli corazzati, 150 unità d'artiglieria antiaerea, 300 unità anti-carrarmato, 100 unità dotate di equipaggiamento speciale e oltre 1200 veicoli[3].
Mentre l'Armenia considera l'azione azera come un attacco deliberato a un proprio mezzo militare impiegato in un volo d'addestramento, l'Azerbaijan contrattacca sostenendo che l’elicottero avesse aperto il fuoco contro le proprie postazioni rendendone legittimo l’abbattimento. Vero è che dai vari video presenti in rete non è possibile ricostruire con precisione e certezza l’esatta dinamica dell’incidente.
In ogni caso, mentre si cerca di far chiarezza, resta da capire per quale motivo un volo d'esercitazione sia stato eseguito in un'area così prossima al confine azero; e non è comunque da escludere che l'esercitazione stessa possa esser stata “studiata” come una dimostrazione di forza in seguito agli scontri avvenuti durante l’estate.
[1]Ministry of Defence of the Republic of Armenia, Press release (http://www.mil.am/1415797451).
[2] Christoph Zürcher; The Post-Soviet Wars. Rebellion, Ethnic Conflict, and Nationalhood in the Caucasus; New York University Press, 2007.
[3]Ministry of Defence of the Republic of Armenia, The Armenian military exercises - Unity 2014 (http://www.mil.am/1415617726).
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