Laurea in Scienze Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Torino.
Esperto in Politica Estera di Difesa e Sicurezza e sulle relazioni Euro – Atlantiche.
Analista Geopolitico
Consulente in Servizi di Stuarding e controlli di sicurezza.
È tempo di elezioni nella Repubblica Centrafricana, tappa fondamentale nel processo di guarigione di un Paese spaccato dalla guerra civile.
Questa mattina, un caccia tattico russo Sukhoi Su-24 è stato abbattuto da due F-16 turchi. Prevedibile la differente “lettura” dell’accaduto: secondo Ankara, il velivolo avrebbe violato lo spazio aereo nazionale e ignorato numerosi avvertimenti lanciati dai piloti degli F-16; per Mosca, invece, il Sukhoi 24 stava sorvolando il territorio siriano e potrebbe essere stato abbattuto da pezzi d’artiglieria.
Una nuova ondata di attacchi suicidi ha colpito la Nigeria. Anche in mancanza di rivendicazioni ufficiali, il dito resta puntato contro Boko Haram, il gruppo estremista che dal 2009 ha causato la morte di migliaia di persone.
Dal 1° settembre, la situazione in Ucraina orientale ha conosciuto una relativa stabilità. Come già rilevato in precedenti analisi, difficilmente ci si sarebbe potuti aspettare una completa cessazione delle violazioni del cessate il fuoco. In ogni caso, stando ai rapporti della SMM (Special Monitoring Mission to Ukraine) dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), ci sono stati giorni in cui gli ispettori non hanno registrato nemmeno un episodio.