Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio e gli stessi cookie.

A+ A A-
14-11-2015

LA FRANCIA SOTTO ATTACCO

Rate this item
(12 votes)

In una Europa senza univoche strategie di prevenzione al terrorismo la Francia subisce un attacco senza precedenti con un bilancio di oltre 100 morti e numerosissimi feriti.

I fatti li abbiamo visti tutti sui media e ricalcano le tattiche di guerriglia dei palestinesi di alcuni mesi fa in Israele, naturalmente con altri mezzi e altri danni. Gli attacchi sono preceduti da un forte orientamento all'odio attraverso il web, l'azione è sincronizzata su varie zone della città in  obiettivi non sensibili e a basso impatto politico, quindi non vengono scelti luoghi presidiati,  ma posti dove si aggrega la gente comune per rilassarsi, ristoranti,teatri, lo stadio. La missione è fare più vittime innocenti possibili in poco tempo per inoculare nella popolazione il condizionamento al terrore. 
I terroristi avevano certamente un buon addestramento basico all'uso delle armi e comunque votati al martirio, certamente combattenti di ritorno dalle aree di crisi e  totalmente indottrinati alla jihad.

Perché ancora Parigi perché ancora la Francia, perché semplicemente è la nazione europea maggiormente infiltrata dall’integralismo islamico, è il paese che più di altri è stato ed è territorio europeo di reclutamenti del califfato ed è inoltre la location dove, da oltre 10 anni, si predica, nelle periferie abbandonate, il diritto  degli islamici di terza  generazione ad uccidere i cosiddetti infedeli.

Non dimentichiamo la battaglia parigina delle banlieu dove migliaia di giovani immigrati francesi di religione islamica, per giorni, hanno combattuto una vera e propria guerriglia urbana con le forze dell' ordine in una zona franca, diventata negli anni l' humus ideale per reclutare uomini e donne da arruolare nell' esercito del califfato.
Su Parigi incombe poi anche una storica alleanza di più gruppi terroristici jihadisti che riescono, con grande facilità, a coordinarsi ed ad agire quasi indisturbati in Francia, facendo leva emotiva proprio dalle azioni di politica estera interventista che il governo transalpino ha in medio oriente, nel Magreb e nel centro Africa. Questi, in sintesi, i motivi di un attacco annunciato che completa nel venerdì di preghiera arabo i precedenti attacchi agli sciiti in Siria, Iraq e giovedì in Libano con oltre 40 morti. Sigillare le frontiere diventa ormai necessario almeno  per monitorare gli ingressi e le uscite .
Bisogna uscire dalle retorica buonista, che paralizza le necessarie risposte repressive europee,  ed esercitare un vero controllo di intelligence sull' espansione dell' Isis e degli altri gruppi, basta con le chiacchiere inutili che ci raccontano che occorre comprendere i motivi  delle azioni terroristiche, occorre impedire fisicamente nuovi attacchi, occorre fermare l' espansione di Daesh in Siria ed Iraq , occorre una strategia comune di intelligence per mettere in sicurezza l' Europa, occorre coinvolgere attivamente la Russia in questo percorso, altrimenti ci troveremo ancora a piangere vittime innocenti.

 

 

(immagine tratta da www.angelotofalo.com)

© Riproduzione Riservata

Sergio Giangregorio

Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali. Perfezionato presso L’Università degli Studi Roma 3 in “ Modelli Speculativi e ricerche educative nell’interazione multimediale di primo e secondo livello“ Docente universitario a contratto in materie investigative con specifico expertise sulla sicurezza in aree urbane, sulle tecniche di intelligence e di peacekeeping. Esperto di comunicazione in situazioni estreme.

Giornalista investigativo ed analista di intelligence , come Ghost writer ha elaborato numerosi studi strategici coprendo tutti i teatri di guerra dai balcani , al vicino oriente seguendo i conflitti in Afganistan, Iraq e nel nord-Africa.

Presidente del Centro Europeo Orientamento e Studi – Ente morale di diritto privato per la difesa dei diritti civili.

Direttore Responsabile del magazine online Convincere.

Website: www.sergiogiangregorio.it

Geoeconomia

Eversione e Terrorismo

Geopolitica

Risorse Energetiche

Cyber Warfare

Copyright CEOS 2012 - 2015. All rights reserved.