Il governo israeliano cambia tattica nella generale strategia di contrasto al terrorismo islamico.
Si chiede il coinvolgimento dell’ ONU e dell’Unione Europea sui passaggi di confine tra Gaza ed Israele finora utilizzati da Hamas per far passare le armi e le strumentazioni militari.
Sembrerebbe una decisione dovuta alle continue contestazioni interne al governo, ma analizzando con maggior attenzione la richiesta israeliana si comprende che la stessa serve ad azzerare le politiche pacifiste europee ed americane che tendono a presentare Hamas come una organizzazione politica vittima della rappresaglia israeliana.
Se le richieste di Netanyahu saranno accettate la retorica del mondo arabo verrà sonoramente smentita ed Hamas non avrà più la copertura mediatica di cui ha sempre goduto in questi anni.
Il controllo dei valichi da parte di soggetti terzi con la supervisione dell’IDF impedirà alle armi di entrare clandestinamente e costringerà gli Stati coinvolti nel traffico a venire allo scoperto ufficializzando quell’aiuto militare finora negato.
Questa nuova condizione, se applicata, riporterà la verità nell’area e servirà a fare trasparenza sulla futura ricostruzione di Gaza.