La deputata irachena Yazida Vian Dakhil denuncia il rapimento e la vendita come schiave sessuali da parte di Daesh di circa tremila donne, ragazze e minori della minoranza religiosa Yazida nel colpevole silenzio degli USA e della UE.
Il sequestro di massa è avvenuto nel nord ovest dell’Iraq in particolare nella città di Sinjar alcuni mesi fa, ma solo ora se ne parla in modo aperto.
Sono proprio le donne e le bambine dagli otto ai trentanni a pagare il prezzo più alto.
La pratica della vendita e dell’offerta come “regalo“ prosegue indisturbata sotto gli occhi di tutti, il pericolo è che ci si abitui anche a questo ennesimo orrore.
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