Il riserbo relativo alle operazioni in atto è totale ma le informazioni riservate in nostro possesso fanno pensare con ottimismo alla soluzione della crisi in atto.
Gli stati Uniti intanto continuano a monitorare con voli di ricognizione e con droni la porzione di territorio africano dove si pensa siano tenute prigioniere le liceali.
Da qualche giorno anche Israele è ufficialmente entrato nel gruppo di ricerca inviando in Nigeria dei “consulenti “ molto esperti in attività antiterrorismo, sono gli stessi che già lo scorso settembre erano presenti in Kenya quando un gruppo di islamisti assaltò un centro commerciale a Nairobi sequestrando dei civili.
Giova ricordare che il governo Israeliano ha significativi accordi con numerosi paesi africani nel campo della difesa disponendo di informazioni preziose sui movimenti terroristici presenti.
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