La contrapposizione tra le forze regolari birmane e i guerriglieri della MNDAA costituisce uno dei tanti conflitti interni a bassa intensità che costellano lo scenario geopolitico mondiale contemporaneo. Numerosi incontri e la firma di alcuni cessate-il-fuoco non sono riusciti a pacificare la situazione in maniera definitiva. Nel febbraio del 2015, poi, la MNDAA ha lanciato una nuova offensiva per riprendere il controllo della regione del Kokang, al confine con lo Yunnan cinese.
Come spiegare quanto successo? Errore umano? Inesperienza, addestramento non ottimale potrebbero aver causato l’incidente. Azione deliberata delle forze birmane? È possibile che una scarsa “etica militare” abbia fatto sì che l’equipaggio del velivolo decidesse di colpire intenzionalmente un obiettivo civile. Provocazione da parte della Birmania? Si potrebbe immaginare l’incidente come mezzo per testare le possibili reazioni cinesi; tuttavia, in tal caso, potrebbe anche rivelarsi un errore strategico dagli effetti imprevedibili. Incidente creato ad arte dalla stessa Cina? Si potrebbe immaginare la Cina alla ricerca di un pretesto per giustificare una maggiore “ingerenza” negli affari interni birmani, d'altronde la storia è ricca di precedenti; tuttavia, potrebbe semplicemente rivelarsi una delle tante teorie-del-complotto prive di fondamento. Esplosione causata dalla MNDAA per inasprire le relazioni tra Cina e Birmania? I guerriglieri birmani potrebbero, infatti, trarre beneficio da un confronto sempre più acceso tra i due paesi, parere peraltro espresso da un officiale birmano citato da Reuters e BBC.
La Birmania si difende affermando che le informazioni raccolte on the groud, sommate a quelle ricevute da GPS e radar, dimostrano come nessun velivolo militare abbia violato lo spazio aereo cinese sul luogo dell’incidente. Pechino si invece è detta pronta a proteggere i propri cittadini, ha chiamato la Birmania a indagare su quanto accaduto e a salvaguardare la sicurezza e la stabilità lungo confine, e ha inviato alcuni caccia a pattugliare l’area con il compito di “seguire, monitorare, mettere in guardia e allontanare” gli aerei militari birmani in caso di nuovi sconfinamenti[2].
[1] La Myanmar National Democratic Alliance Army (MNDAA) – conosciuta anche come National Democratic Alliance Army, National Democratic Alliance Army-Eastern Shan State o Mongla Army – è un gruppo paramilitare ribelle nato nel 1989 dalle ceneri del Partito Comunista della Birmania (fortemente supportato dalla Cina).
[2] RT news.
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