Laureato con lode in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza presso l’Università degli Studi di Perugia.
Laureando in Ricerca Sociale per la Sicurezza Interna ed Esterna (Safety and Security Manager).
Analista di intelligence perfezionato nell'analisi del rischio, nell'individuazione delle possibili minacce terroristiche e nella vulnerabilità dei siti industriali, delle infrastrutture critiche e degli obiettivi strategici.
Esperto nella gestione degli scenari di emergenza e nella tutela e la messa in sicurezza di personale operante in aree di crisi, con specifico expertise dell’area mediorientale.
Redattore per il magazine – online Convincere, svolge ricerche nel campo della diffusione dei movimenti Jihadisti in Medio Oriente e Africa, nell’applicazione della teoria dei sistemi complessi alla società e della Network Analysis nel processo di analisi d’intelligence.
Le elezioni in Mali previste per il 7 luglio sono state rimandate al 28 luglio per alcuni motivi organizzativi, dovuti alla difficile situazione interna. Giungono notizie circa la distruzione di materiale elettorale, comprese le liste, da parte di gruppi islamisti nel nord del Paese.
ISLAMABAD - In occasione delle elezioni nazionali, nel giorno 11/05 la città costiera di Karachi (provincia di Sindh) è stata colpita da un brutale attacco terroristico nel distretto di Quaidabad. Fonti pakistane riferiscono che un'ingente quantità di esplosivo è stato piazzato su un auto-risciò provocando così la potente deflagrazione che ha causato 10 morti e oltre 30 feriti. Obiettivo dell'attacco gli uffici dell'Awami National Party (ANP) e il candidato del partito Amanullah Mehsud, che però è rimasto illeso.
Il gruppo denominato Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP) da mesi sta portando avanti una dura campagna terroristica nel Paese, in particolare a Karachi, colpendo principalmente uffici governativi e sedi di partito. Recentemente altri attacchi sono avvenuti nell'area metropolitana di Karachi nelle aree di Korangi Town, Orangi Town, Lyari, Saddar Town e Mehmoodabad.
Il 14 aprile il portavoce del MEND (Movement for the Emancipation of the Niger Delta) Jomo Gbomo ha diffuso l'annuncio che a partire dal 31 maggio prossimo il gruppo nigeriano darà il via ad una serie di attacchi nei confronti di moschee, istituzioni islamiche ed esponenti religiosi musulmani che diffondono la dottrina dell'odio, nel corso di quella che è stata chiamata "Operazione Barbarossa" in difesa della cristianità nigeriana. Il MEND è impegnato da anni principalmente in operazioni nei confronti di infrastrutture del settore energetico ed è possibile che nel breve termine si verifichino ulteriori attacchi su piccola scala.
Il 19 aprile a Baga (stato di Borno) si sono verificati pesanti scontri armati tra i militanti islamisti di Boko Haram e le forze di sicurezza nigeriane causando 185 vittime e distruggendo circa 2000 abitazioni. Si contano molti uccisi tra la popolazione civile, utilizzata probabilmente come scudo da parte degli islamisti, i quali si sarebbero trovati circondati dalle forze di sicurezza.
Mogadiscio teatro di un nuovo attacco terroristico contro le autorità governative, l'ultimo attacco nel settembre 2012 aveva causato la morte di 18 persone.
Nel giorno 18/03 un'autobomba è esplosa nella capitale somala Mogadiscio, uccidendo almeno 8 persone. L'attacco è avvenuto nei pressi del palazzo presidenziale, l'obiettivo sarebbe un bus che trasportava membri del governo tra cui il capo dell'intelligence del distretto di Mogadiscio.
Per ora nessun gruppo ha ufficialmente rivendicato la responsabilità per l'attentato, ma la dinamica dell'accaduto lascia pensare che si tratti di un'azione compiuta dal gruppo terroristico di matrice islamica al-Shabaab, che hanno da poco ripreso possesso della città meridionale di Hudur, capitale della regione di Bakool.