Laureato con lode in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza presso l’Università degli Studi di Perugia.
Laureando in Ricerca Sociale per la Sicurezza Interna ed Esterna (Safety and Security Manager).
Analista di intelligence perfezionato nell'analisi del rischio, nell'individuazione delle possibili minacce terroristiche e nella vulnerabilità dei siti industriali, delle infrastrutture critiche e degli obiettivi strategici.
Esperto nella gestione degli scenari di emergenza e nella tutela e la messa in sicurezza di personale operante in aree di crisi, con specifico expertise dell’area mediorientale.
Redattore per il magazine – online Convincere, svolge ricerche nel campo della diffusione dei movimenti Jihadisti in Medio Oriente e Africa, nell’applicazione della teoria dei sistemi complessi alla società e della Network Analysis nel processo di analisi d’intelligence.
Tra razzi che cadono nel sud di Israele e le manifestazioni in corso in Cisgiordania, le condizioni di sicurezza nell'area rimangono incerte. Non si prevede un nuovo scontro armato nel breve termine.
Resta alta la tensione in Israele, dove nella giornata del 26/02 un razzo proveniente dalla striscia di Gaza ha colpito la città di Ashkelon.
Il lancio del razzo, un Grad M75 gittata 30-40 km, è stato rivendicato dal gruppo denominato Brigata dei Martiri di Al-Aqsa, legata ad al-Fatah. L'arma ha colpito una strada di Ashkelon, 10 km a nord dal confine con la Striscia di Gaza, senza provocare feriti.
I miliziani della Brigata al-Aqsa hanno motivato il lancio come risposta alla morte di Arafat Jaradat, 30 anni, membro del movimento arrestato per aver lanciato alcune pietre contro le truppe israeliane e deceduto il 23 febbraio per cause sospette. Il fatto aveva già provocato diversi disordini in Cisgiordania tra la popolazione e le truppe israeliane. Un ragazzo di 13 anni e uno di 15 sono rimasti feriti durante gli scontri, quest'ultimo versa in gravi condizioni dopo essere stato colpito alla testa ed è stato immediatamente trasportato in ospedale.
Il Venezuela alle prese con l'inflazione, stringe accordi con la Russia, nel frattempo in Colombia non cessano i contrasti interni
La Nigeria continua ad essere scossa dalla militanza islamista riconducibile al gruppo Boko Haram e nel vicino Mali le truppe francesi affrontano i militanti islamisti nel nord. Nella Repubblica Centrafricana i ribelli entrano nel governo di Bozizè.
Mentre permangono tensioni tra Cina e Giappone al largo di Senkaku, la Corea del Nord ha annunciato di aver effettuato il terzo test nucleare. In Bangladesh non cessano tensioni sociali dovute alle difficili condizioni economiche.