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Claudio D'Angelo

Claudio D'Angelo

Laureato con lode in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza presso l’Università degli Studi di Perugia.
Laureando in Ricerca Sociale per la Sicurezza Interna ed Esterna (Safety and Security Manager).
Analista di intelligence perfezionato nell'analisi del rischio, nell'individuazione delle possibili minacce terroristiche e nella vulnerabilità dei siti industriali, delle infrastrutture critiche e degli obiettivi strategici.
Esperto nella gestione degli scenari di emergenza e nella tutela e la messa in sicurezza di personale operante in aree di crisi, con specifico expertise dell’area mediorientale.
Redattore per il magazine – online Convincere, svolge ricerche nel campo della diffusione dei movimenti Jihadisti in Medio Oriente e Africa, nell’applicazione della teoria dei sistemi complessi alla società e della Network Analysis nel processo di analisi d’intelligence.

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TUNISIA UPDATE

Sabato, 19 Ottobre 2013 14:55 Published in Africa

OUTLOOK POLITICO Il Fronte Nazionale della Salvezza, coalizione di opposizione tunisina, ha annunciato una mobilitazione nazionale per il 23 ottobre, per sostenere la nomina di un nuovo governo. La data prevista rappresenta il secondo anniversario dalla nascita della coalizione, che nel frattempo non è riuscita a stilare una nuova costituzione, difficoltà dovute ai contrasti tra il partito di governo e l’opposizione.

EGITTO: LA VIOLENZA CHE POTEVA ESSERE EVITATA

Giovedì, 15 Agosto 2013 18:28 Published in Medio Oriente

Le forze di polizia egiziane hanno represso violentemente i campi di Fratelli Musulmani di al-Nahda e Rabaa Al-Adawiya nella capitale, gli ultimi dati parlano di oltre 800 morti tra le fila dei supporters di Mohamed Morsi, ma è estremamente difficile fornire dati realistici. Gli scontri si sono estesi anche fuori da Il Cairo, in particolare nella città settentrionale di Minya, dove 15 persone sarebbero morte e una chiesa copta è stata data alle fiamme, e nella città di Fayoum, dove i morti sarebbero 17. Nella giornata del 15/08 il palazzo del Governo di Giza è stato preso d'assalto e incendiato con lancio di bottiglie Molotov dai sostenitori di Morsi. Hanno perso la vita anche un cameraman di Skynews, Mick Deane, e una giornalista degli Emirati Arabi, Habiba Ahmed Abd Elaziz.

 Il 2 agosto il Dipartimento di Stato USA ha lanciato un allerta mondiale circa la possibilità di attentati terroristici per mano di al Qaeda nei confronti di personale americano in Medio Oriente e Nord Africa. Le "gravi e credibili minacce" giunte all'intelligence statunitense hanno portato all'annuncio della chiusura il 4 agosto di uffici diplomatici in 18 Paesi: Afghanistan, Algeria, Bahrain, Bangladesh, Djibouti, Egitto, Iraq, Israele, Kuwait, Libia, Giordania, Qatar, Mauritania, Oman, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti (UAE), Sudan e Yemen. La Gran Bretagna provvederà similmente con la chiusura dell'ambasciata in Yemen, così come Germania e Francia. 

Dopo 25 giorni dalla destituzione del presidente egiziano Morsi, l'Egitto è ancora scosso da violenze che imperversano in tutto il Paese. Il Cairo è teatro di duri scontri tra i manifestanti legati ai Fratelli Musulmani che rifiutano il colpo di stato militare e chiedono il ritorno di Morsi. Le forze di sicurezza stanno arginando violentemente le proteste nella capitale, i Fratelli Musulmani parlano di oltre 200 morti e di circa 5.200 feriti nella giornata del 27 luglio, mentre i dati forniti dai media egiziani indicano in 75 il numero delle vittime.

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