Secondo fonti statunitensi il rischio sarebbe esteso anche agli uffici diplomatici di Italia e Spagna. Per il giorno 4 agosto è previsto l'arrivo di Marines a Roma e Madrid, uomini da dispiegare in protezione delle ambasciate e dei consolati.
L'11 settembre scorso, l'ambasciatore statunitense Christopher Stevens perse la vita durante un assalto al consolato USA di Bengasi, in Libia. L'attentato provocò durissime reazioni anche sul fronte interno statunitense, con il governo accusato di aver sottovalutato le numerose minacce pervenute circa possibili attentati precedentemente ai fatti di Bengasi. Ora la partita sembra aperta su più fronti, il Dipartimento USA mantiene alta l'allerta e consiglia a tutti i suoi cittadini di prestare massima attenzione nei paesi a rischio, specie se ci si trova in prossimità di ambasciate o consolati. La minaccia maggiore però sembra arrivare dallo Yemen, Paese nel quale i drones americani sono da qualche anno impegnati in operazioni di smantellamento dei gruppi jihadisti che operano nell'area, mediante uccisioni mirate di esponenti di AQAP (Al Qaeda in the Arabian Peninsula).
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