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Claudio D'Angelo

Claudio D'Angelo

Degree in Investigation and Security Sciences cum laude, University of Perugia.

Enrolled in the Master's Degree in Social Research for Internal and External Security - Safety and Security Manager. Intelligence analyst specialized in risk analysis, identification of possible threats and vulnerabilities of industrial sites, critical infrastructures and strategic objectives.

Expert in the management of emergency scenarios, procedures for crisis situations and  protection and safety of personnel working in areas of crises, with particular expertise in Middle East isseues.

Editor of the monthly magazine on line "Convincere", he conducts researches on the spread of jihadist groups in Middle East and North Africa, on the application of the complex systems theory to society and Network Analysis in the analysis process of intelligence.

 

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Israele attacca base militare in Siria

Saturday, 02 February 2013 20:39 Published in Middle East

TARGET

Target - Israele Attaca
Il centro militare di Jimraya, impiegato in attività di ricerca, e un convoglio diretto in Libano, il giorno 30/01 sono stati colpiti dall'aviazione israeliana mediante un'operazione aerea in un territorio siriano. Il centro di ricerca è situato a 5km a nord-ovest della capitale ed è controllato dalle guardie presidenziali , vista la vicinanza con la residenza di Assad. Solo in tempi recenti i missili anti-aerei posti nel centro militare sono stati trasferiti in seguito ai continui scontri tra l'esercito governativo e i ribelli nella zona.

Destabilizzazioni e rischi per la sicurezza in Nord-Africa

Monday, 28 January 2013 15:35 Published in Africa

Daily Update 28/01/2013

L'intervento da parte delle truppe francesi nel nord del Mali produrrà nel breve-medio termine un incremento di attività terroristiche nelle aree adiacenti, le zone confinanti del Niger potranno subire incursioni da parte di miliziani islamisti in fuga dal Mali a causa dello scarso controllo del confine da parte delle forze di sicurezza del Niger. È opportuno ricordare che alcuni dei terroristi coinvolti nell'attacco di In Amenas si ritiene provenissero dal Niger, a conferma della vulnerabilità dei confini e del carattere regionale delle destabilizzazioni.

Funzionari diplomatici occidentali e altri obiettivi strategici potrebbero diventare oggetto di attacchi nelle città di Niamey e di rapimenti nelle aree desertiche a causa dell'aumento di sentimenti ostili nei confronti del personale occidentale dovuto alle operazioni in Mali.

Anche le regioni settentrionali del Burkina Faso (Oudalan, Soum, Loroum), caratterizzate dalla presenza di militanti islamisti, potranno subire un aumento di attività terroristiche, si consiglia quindi al personale straniero di evitare spostamenti nell'area. Anche le missioni diplomatiche di Ouagadougou o obiettivi militari potranno subire attacchi. Si ritiene invece che a sud della capitale la situazione dovrebbe mantenersi in condizioni di sicurezza.

CRISI DEL NORD-AFRICA: IL PUNTO SU ALGERIA E MALI

Monday, 21 January 2013 18:04 Published in Africa

L'impianto di estrazione di gas di In Amenas, situato a Tigantourine a 40 km a sud-ovest della città di In Amenas e 1300 km a sud-est di Algeri, è stato teatro di un brutale attacco terroristico il 16 gennaio.

TARGET

L'impianto è di proprietà di una joint venture tra la norvegese Statoil, la britannica British Petroleum e la compagnia statale algerina Sonatrach. Anche la società giapponese JGC Corp fornisce servizi all'impianto. L'istallazione è in grado di produrre circa 9 miliardi di metri cubi di gas all'anno, più di un decimo della produzione totale algerina. Fonti algerine confermano che il personale di sicurezza (in parte uomini della gendarmeria e in parte personale BP), circa 200 uomini, non era in possesso di armi e non ha potuto quindi opporre alcun tipo di resistenza.

OCCHI SUL MALI, LA COMPLESSA SOLUZIONE DELLA CRISI NEL NORD

Tuesday, 23 October 2012 02:49 Published in Africa

Un Paese dimenticato dalle cronache, attraversato dal fiume Niger, nel centro dell’Africa Occidentale. Ma il Mali è anche al centro di forti preoccupazioni per  la sicurezza del Sahel, ritenuto la base di AQIM (Al Qaeda nel Maghreb Islamico).

Nell’Aprile del 2012 diverse formazioni di ribelli Tuareg e di militanti islamisti (Ansar Dine, AQIM, il Movimento per l’unità e la jihad in Africa Occidentale) hanno progressivamente conquistato le tre regioni desertiche di Kidal, Gao e Timbuctu, nel nord del Paese.

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