L’Ucraina è un campo di battaglia e anche un tavolo di trattative. Un’area di disputa dello “scontro di civiltà” predetto da Samuel Huntington nel vicino ma lontano 1996. L’Ucraina è dove tutto finisce e inizia. È qui che finisce l’eurasiatismo (il sogno di un’Europa da Lisbona a Vladivostok) ed è dove inizia il nuovo capitolo del perpetuum bellum tra Nord America e Russia. Ed è soprattutto un teatro chiave delle operazioni della “Terza World War a pezzi”.
È davvero incredibile che un continente, che per gran parte della sua storia moderna è stato coinvolto in guerre intestine, ora sembri essere una delle regioni più stabili del mondo. Dalla fine della seconda guerra mondiale in Europa non si sono più combattute guerre. Questo se si escludono le guerre balcaniche degli anni ’90. la scorsa settimana L'ammiraglio Rob Bauer, presidente del comitato militare della NATO, ha dichiarato che "non è un dato di fatto che siamo in pace" e che questo è "il motivo per cui ci stiamo preparando per un conflitto con la Russia e gruppi terroristici. Grant Shapps, il ministro della Difesa britannico, ha usato un linguaggio ancora più forte, sostenendo che i dividendi della pace della guerra fredda erano finiti e che il Regno Unito e i suoi alleati stavano “passando da un mondo postbellico a uno prebellico”.
Il 24 febbraio 2022, la Russia ha lanciato attacchi terrestri e aerei contro l’Ucraina su quattro fronti. Il 28 febbraio 2022, funzionari russi e ucraini si sono riuniti a Gomel, in Bielorussia, per iniziare a negoziare la pace. I colloqui di pace continuarono a intermittenza per un mese prima di essere interrotti. Infatti sembrerebbe proprio che solo poche settimane dopo l’inizio della guerra, l’Ucraina era pronta a firmare un accordo con la Russia durante i colloqui di pace a Istanbul fino a quando le potenze occidentali, guidate dall’ex primo ministro britannico Boris Johnson, ordinarono a Kiev di annullare l’accordo. Si sostiene quindi che la colpa della guerra oltre quel punto spetti all’Occidente e che gli alleati dell’Ucraina non siano altro che guerrafondai. Le accuse contro Johnson sono emerse dopo che David Arahamiya, leader della fazione del partito Servitore del popolo nella Verkhovna Rada e capo della delegazione ucraina nei colloqui con la Russia, ha rilasciato diverse dichiarazioni forse un po' controverse nel novembre 2023. In un’intervista con la giornalista ucraina Natalia Moseychuk, Arahamiya ha citato varie ragioni riguardo la decisione di Kiev di non negoziare con Mosca nel 2022, inclusa la visita inaspettata di Johnson a Kiev. Secondo il deputato, mentre a Istanbul era in corso un ciclo di colloqui, Boris Johnson è arrivato a sorpresa a Kiev il 9 aprile 2022 e ha detto che l’Ucraina “non dovrebbe firmare nulla con i russi – combattiamo e basta”. Ha anche rivelato che la Russia ha proposto di porre fine alla guerra nella primavera del 2022 a condizione che l’Ucraina abbandoni le sue aspirazioni nella NATO e adotti una posizione neutrale. “Erano pronti a porre fine alla guerra se avessimo adottato – come fece una volta la Finlandia – la neutralità e ci fossimo impegnati a non aderire alla NATO.
Il conflitto in Ucraina sta per entrare nel suo terzo anno solare. Negli ultimi mesi le linee del fronte non si sono quasi mosse, ma il corso della guerra potrebbe cambiare nel 2024? Vladimir Putin ha nuovamente minacciato di usare armi nucleari la scorsa settimana dopo che il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto che la Nato dovrebbe prendere in considerazione l’invio di truppe per garantire la vittoria dell’Ucraina. Molto di ciò che Putin dice è un atteggiamento o una politica del rischio calcolato, perché crede che il tempo sia dalla sua parte. La scorsa settimana funzionari statunitensi hanno portato a Kiev rilevatori di radiazioni e compresse di ioduro di potassio, agendo in base alle stime dell’intelligence che indicavano la probabilità del 50% di un attacco nucleare tattico russo. La preoccupazione era così grande che la Casa Bianca ha chiesto a un gruppo di esperti di ideare un nuovo “programma” nucleare composto da piani di emergenza, risposte militari americane facoltative e scenari di escalation, ha riferito il New York Times. Tutto ciò si basava sul calcolo che un attacco nucleare era più probabile che mai dalla fine della guerra fredda. Putin descrive l’Ucraina come una guerra contro gli Stati Uniti e la NATO – e i sondaggi suggeriscono che la maggior parte dei russi gli crede. Per lui, la sconfitta è inaccettabile.