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Mario Neri

Mario Neri

Law degree, postgratuated master degree in Criminology. 

International law expert and programs relating to the peacekeeping in crisis areas.

Reserve Officer of the Italian Army "Folgore". Intelligence analyst.

 

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THEY ARE MINE

Tuesday, 01 April 2025 14:51 Published in North America

Nel suo discorso tenuto alla sessione congiunta del Congresso del 4 marzo, il presidente Trump ha ribadito la promessa di garantire agli Stati Uniti il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama ."Abbiamo bisogno della Groenlandia per la sicurezza nazionale e persino per la sicurezza internazionale", ha detto il presidente durante il suo discorso. "Penso che ce la faremo. In un modo o nell'altro, ce la faremo". Il primo ministro della Groenlandia ha risposto : "Non siamo in vendita e non possiamo semplicemente essere presi". Il presidente di Panama ha condannato le dichiarazioni di Trump e ha affermato in un post sui social media: "Il Canale è panamense". Il Regno di Danimarca iniziò a colonizzare la Groenlandia all'inizio del XVIII secolo. Fu solo durante la Seconda guerra mondiale che gli Stati Uniti stabilirono una presenza sull'isola, quando l'allora ambasciatore danese negli Stati Uniti, Henrik Kauffmann, si rifiutò di arrendersi al dominio degli occupanti nazisti della Danimarca. La Danimarca fu liberata dall'occupazione nazista nel 1945, ma gli Stati Uniti non abbandonarono la loro base militare, la base spaziale Pituffik, che ancora oggi rimane l'installazione militare americana più a nord. Il Canale di Panama fu costruito dagli Stati Uniti tra il 1904 e il 1914. Funge da scorciatoia tra l'Oceano Pacifico e i Caraibi, oltre che con l’oceano atlantico accorciando drasticamente le rotte di navigazione dall'Asia ai porti degli Stati Uniti orientali. Per decenni la gestione fu affidata al governo degli Stati Uniti, cosa che causò tensioni con Panama. Negli anni '70, gli Stati Uniti e Panama firmarono un trattato che stabiliva la neutralità permanente del canale. Gli Stati Uniti si impegnarono a rinunciare al controllo del canale e lo fecero pienamente nel 1999. Il canale è ora gestito dalla Panama Canal Authority.

USA vs UE

Friday, 21 March 2025 18:56 Published in Europe

La nostra economia, sicurezza e democrazia europea sono a rischio. Con il radicale cambiamento di politica estera della Casa Bianca, l'Europa si trova di fronte a una sfida fondamentale. La nostra risposta finora è stata insufficiente, principalmente perché non abbiamo una voce europea unificata. Si potrebbe obiettare che non è la prima volta che ci sono gravi fratture nella partnership transatlantica una su tutte per esempio quando gli Stati Uniti non hanno esitato ad agire in maniera unilaterale, senza curarsi che gli interessi dei loro alleati potevano essere influenzati negativamente, come fece Richard Nixon quando tolse gli Stati Uniti dal gold exchange standard nel 1971. Nixon istituì anche una «tassa temporanea sulle importazioni pari al 10%», rassicurando i cittadini americani che non avrebbero risentito della svalutazione del dollaro, ma che anzi tale decisione avrebbe contribuito a «stabilizzarne il valore», controllando le dinamiche inflazionistiche e favorendo i «lavoratori statunitensi e la bilancia commerciale del Paese». Dopo il violento attacco lanciato contro le democrazie europee dal vicepresidente statunitense JD Vance a Monaco il 14 febbraio, non ci sono più dubbi.

EU ARMY

Monday, 10 March 2025 12:31 Published in Europe

L'Europa deve essere in grado di difendersi dalla Russia, con o senza gli Stati Uniti. E’ questo il refrein di questi giorni. In tutta Europa si vedono i segnali di un continente che si prepara all'impensabile. "La Russia si sta preparando per una guerra con l'Occidente", ha affermato il capo dell'intelligence estera tedesca Bruno Kahl in un discorso di novembre. La Lituania ha in programma di piazzare mine sui suoi ponti verso la Russia , pronte a esplodere se i carri armati del Cremlino provassero ad attraversare. Nel vicino Mar Baltico, le navi della NATO stanno dando la caccia alla cosiddetta "Flotta ombra" russa, accusata di aver tagliato i cavi delle comunicazioni sottomarine. E nei cieli d'Europa ci sono piani per costruire un vasto sistema di difesa missilistica, simile all '"Iron Dome" di Israele , ma con lo scopo esplicito di abbattere i razzi lanciati da Mosca. Nel momento forse più concreto riguardo il raggiungimento della pace in Ucraina, considerato anche lo stop di aiuti militari USA all’Ucraina, l’Europa decide di riarmarsi perché convinta che la Russia una volta firmato il trattato di pace con l’Ucraina comincerà una nuova guerra, subito? fra tre anni? fra dieci anni? attaccando i Baltici, Polonia ,Finlandia, Norvegia poi giù giù via via invadere la Germania la Francia la Spagna e finalmente arrivare a Lisbona per poi giocare con il mondo come faceva Charlie Chaplin nel grande dittatore. Per evitare l’effetto Chaplin dobbiamo riarmarci. E’ strano il presidente degli USA dice di essere il profeta della pace ma contemporaneamente dice all’Europa di riarmarsi.

BACK TO THE INTERWAR PERIOD

Friday, 28 February 2025 12:00 Published in North America

A circa un mese dall'inizio del secondo mandato di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, è ormai chiaro in tutto il mondo che l'approccio americano alla politica estera sta subendo un cambiamento significativo. Dalla fine della Seconda guerra mondiale, l'alleanza degli Stati Uniti con l'Occidente si è mantenuta stabile, ma con l'evolversi della situazione, gli studiosi della storia affermano che l'ordine mondiale che abbiamo conosciuto per 80 anni potrebbe subire un cambiamento radicale. L'incubo di noi tutti è che l'alleanza transatlantica forgiata nella seconda guerra mondiale si stia sgretolando davanti ai nostri occhi. L'inconcepibile è diventato non solo possibile, ma probabile, o come ha detto Macron: "Non pensare che l'impensabile non possa accadere, incluso il peggio". Margaret MacMillan, professoressa di storia internazionale a Oxford, ha detto: "Non bisogna sottovalutare mai l'importanza degli individui nella storia, soprattutto se esercitano un grande potere, e Donald Trump ha le mani sulle leve del paese più potente del mondo. Non è controllabile da nessuno... Non ha un insieme chiaro di politiche, ma un insieme di gusti e antipatie. Le decisioni si basano su emozioni, capricci e idee dell'ultimo momento", ha affermato. “Anche le grandi potenze hanno bisogno di alleati, eppure lui si sta rivoltando contro i suoi alleati.” Non si può nemmeno fare appello a coloro che hanno buonsenso negli Stati Uniti, evidenziando che il loro leader li sta portando su un sentiero disastroso. Trump ha ripulito da tempo l'attuale partito repubblicano dai politici che hanno sfidato il suo governo. I repubblicani hanno scoperto che sfidare Trump non era un percorso di carriera redditizio. La considerazione principale di Trump nell'assemblare il suo team di politica estera è stata la lealtà, non il talento. “Come europei dobbiamo organizzarci non solo all’interno dell’UE, ma con i britannici, i norvegesi e con gli altri paesi che vogliono partecipare per affrontare le nuove sfide che ci vengono presentate anche da Trump” ha affermato il ministro degli esteri Caspar Valdkamp. Va ricordato che le mosse di Trump non sono nuove, a Monaco nel 1938, Hitler fece pressioni sui leader di Gran Bretagna e Francia perché accettassero la spartizione della Cecoslovacchia, mentre il rappresentante cecoslovacco fu costretto a sedersi fuori in un'anticamera. "O nas, bez nas" — su di noi, senza di noi.

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