Dalle informazioni attualmente disponibili, sarebbero arrivati nell’area circa 26 carri armati (in buona parte T-72), una trentina di lanciarazzi Uragan, diversi semoventi, mezzi corazzati da trasporto truppe e una dozzina di veicoli militari (presumibilmente Ural).
Alcune voci parlano di una possibile invasione; un piano, in realtà, tanto inverosimile quanto politicamente “illogico”. Come affermato dal Direttore Scientifico di Triage, il Professor Sergio Giangregorio, «la Russia non invaderà; ha spostato le truppe per alzare la posta nella trattativa riservata aperta con il vicepresidente degli Stati Uniti». Trattasi, in sostanza, dell’ennesima prova di forza; una carta che Mosca ha già usato in passato (un esempio: il dispiegamento di missili a corto raggio Iskander presso Kaliningrad nel dicembre del 2013). Possibile che si tenti anche di far passare armi e mezzi oltre il confine così da rafforzare il potenziale offensivo delle repubbliche indipendentiste di Donetsk e Lugansk.
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