A questo punto un gruppo web olandese non ha accettato questa scelta e dopo aver denunciato l’iniziativa ha invaso il polo antispam con moltissime richieste al sito impedendogli ogni attività gestionale.
La rete, quindi, non più protetta dai cosiddetti "messaggi indesiderati" si è trovata a gestire una vera e propria invasione di dati falsi ed è stata costretta a rallentare la propria attività fino quasi alla paralisi.
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