Oggi nessuno può più sentirsi sicuro neppure nel proprio paese e quindi l'obiettivo di Daesh di esportare il terrore ovunque purtroppo è stato raggiunto. Occorre una risposta ferma, ma non sclerotica e solo repressiva: necessita infatti una massiccia azione di intelligence che senza troppa pubblicità e clamore, infiltri ad ogni livello il califfato. Il governo tunisino ha disposto come primo atto dopo l'attacco la chiusura delle moschee commettendo l'ennesimo errore tattico: chiudere i luoghi di culto è azione inutile e dannosa che serve solo a far crescere l'odio ed a spostare le locations di ritrovo! Bisogna invece monitorare e controllare con una modalità analitica ogni gruppo sospetto, per poter intervenire in forma preventiva sulle azioni delittuose. Sul fronte turistico, anche se ormai tardivamente, occorre porre sotto il totale controllo militare gli alberghi e le strutture frequentate da stranieri.
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