Ora si è invece passati al B/MQ-9 “Reaper” soprannominato “il mietitore” dotato di un massimo di tre missili aria-terra anti-carro “Hellfire”.
Si tratta di un veicolo superperformante, costruito dalla General Atomics Aeronautical Systems ed è stato finora utilizzato per il 90% del suo impiego in missioni di offesa coperta di cui non si conoscono, se non in fase successiva target e risultati.
E chiaro che questa evoluzione tecnologica dei droni a pilotaggio remoto prevede, nelle prossime settimane, un utilizzo esclusivamente di attacco diretto su uomini e mezzi ostili, ponendo in essere un diverso approccio di intelligence operativa e contrasto fisico all’espansione del califfato.
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