Voglio ringraziare la nostra inviata Sanaa Fariat per il prezioso lavoro che ci ha permesso di documentare fatti e realtà che si tenta ancora di distorcere e smentire. Voglio infine scusarmi con i lettori a noi più vicini, per aver riportato degli articoli più a carattere giornalistico che analitico, ma come potete ben intendere dalla prima parte di questo comunicato, l'intento è quello di riportare testimonianze reali, attività che noi svolgiamo per la maggior parte degli eventi che si verificano nel nostro pianeta, baipassando i circuiti di "distrazione di massa". Ci tengo infine a sottolineare la mia MASSIMA RESPONSABILITÀ nel vasto supporto offerto dai nostri analisti, giornalisti e reporter disseminati sulle varie aree del globo. Purtroppo la storia insegna e già sappiamo come evolveranno le cose... l'importante però è acquisire la consapevolezza di quello che sta succedendo. La famosa primavera araba di cui si è tanto parlato in una chiave di lettura puramente filosofica e occorre dire fantasiosa (rivoluzione della rete, rivoluzione studentesca, rivoluzione 2.0 ecc ecc), ha portato all'uccisione di tante persone, tra cui donne e bambini, da parte di fantomatici "studenti", con doti innate e paranormali nell'utilizzo di pesanti mezzi militari, e nel maneggio di armi da fuoco complesse. "Ci pisciano in testa e dicono che piove" questa purtroppo è la realtà del livello di disinformazione raggiunto nel nostro paese. Per non parlare del caso Shalabayeva! Occorre compiere uno sforzo culturale, spegnendo la televisione ed accendendo la rete.
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