Proprio a causa di questa interferenza di Hezbollah in Siria il Consiglio di Cooperazione del Golfo (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar) che ha tra i suoi scopi quello di assicurare la stabilità economica e politica della regione, ha annunciato che i sei Stati membri revocheranno i visti di soggiorno di persone associate a Hezbollah che intraprendono azioni finanziarie e commerciali nel Golfo. Gli Stati Arabi del Golfo vogliono punire Hezbollah sia per il ruolo svolto in Siria,sia per la scoperta di diverse cellule terroristiche di Hezbollah negli Stati del Golfo, attraverso l’espulsione di libanesi legati al gruppo islamico, ma va tenuto presente che le espulsioni potrebbero includere anche musulmani sciiti senza alcun legame con esso a parte la propria fede religiosa comune.
Le espulsioni dimostrano come la guerra in Siria abbia fatto emergere le antiche tensioni esistenti tra Sunniti e Sciiti e risaltare la natura settaria del conflitto. Fino ad oggi almeno tre Stati del Golfo Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar hanno sfrattato decine di libanesi in particolare negli Emirati Arabi Uniti si parla di almeno 500 famiglie sfrattate si tratta di una vera e propria repressione nei confronti di persone che hanno perso i loro investimenti e il loro sostentamento. Nonostante la sua appartenenza al governo libanese Hezbollah ha ugualmente deciso di mettere i propri interessi e quelli dei suoi sostenitori stranieri al di sopra di quelli del popolo libanese che avrebbe dovuto invece tutelare.
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