Va comunque detto, che l’amministrazione Obama, fino ad oggi non è riuscita a fermare l’avanzata nucleare della corea del nord. Da quando Obama è presidente Pyongyang ha condotto due esplosioni nucleari sotterranee e diversi test missilistici vietati.
Non è in ogni modo da escludere, la possibilità che la Corea del Nord porti a termine un attacco contro una nave della Corea del Sud o alla rispettiva frontiera. Questi tipi di attacchi sono già stati condotti nel 2010 con l’affondamento de una nave da guerra sudcoreana e il bombardamento di un’isola sudcoreana.
Nell’ipotesi che si verifichino questo tipo di attacchi, scatterebbe quella che è stata definita una “Rappresaglia Proporzionale” nella speranza di evitare una escalation del conflitto.
Forse la speranza di Pyongyang è solo quella di ottenere una rinegoziazione delle sanzioni che le sono state imposte dalle Nazioni Unite oppure di ottenere aiuti alimentari di cui tanto necessita.
Nel trambusto creato dalle provocazioni che tanto risalto hanno avuto dai media, si fa notare il silenzio del Presidente Obama.
Il presidente degli Stati Uniti ha evitato di rispondere personalmente alle minacce della Corea del Nord, una strategia mirata a privare Kim Jong-un di “attenzione presidenziale”.
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