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Beirut, un anno dopo

Wednesday, 04 August 2021 20:16

È passato un anno dall’esplosione che ha distrutto buona parte del porto della città di Beirut, e che ha messo in ginocchio l’economia del già fragile paese medio orientale. Vediamo ora quale è la situazione nel paese dei Cedri, nell’anniversario di questo tragico evento.

Immediatamente dopo l’esplosione sembrava che il Libano fosse tornato ad essere una delle priorità nelle agende delle cancellerie e dei ministeri di mezzo mondo. Con la visita di Macron nella capitale libanese si era sentita tangibile la possibilità di una rapida ripresa. Non solo dal punto di vista economico ma anche sociale, politica e istituzionale.

Published in Middle East

Mentre il mondo sta attraversando una nuova fase della pandemia caratterizzata da un progressivo ritorno alla attività sociali e con un incremento percentuale sostanziale delle persone che si sono vaccinate, è bene ricordare che nonostante l’innegabile fatto che la pandemia sia stata al centro dei pensieri dei cittadini e dei governi, essa non è il solo problema esistente: è infatti fondamentale capire che ci sono numerose sfide e rischi davanti a noi.

Ad oggi i governi stanno affrontando un compito difficile in questo complesso panorama post-pandemia. Lo scenario include potenziali problemi sociali, economici, politici e di sicurezza. La disoccupazione, le difficoltà economiche, la frustrazione socio-politica, solo per citare alcuni fattori, potrebbero facilmente svilupparsi e scatenare condizioni sociali di difficile gestione in un momento in cui alcuni governi hanno poco da offrire ai propri cittadini per contrastare questi problemi difficili e dalle mille sfaccettature.

Published in Middle East

C'è un grande simbolismo nell'incontro di questa settimana a Roma dei ministri della Global Coalition to Defeat Daesh, che si riuniscono di persona dopo due anni. La rifocalizzazione sulla lotta al terrorismo riporta indietro le priorità e mette da parte le controversie politiche, offrendo anche l'opportunità di rimodellare le coalizioni politiche.

Published in Italy

Recentemente si sono verificati vari episodi di scontro indiretto tra Iran e Israele. Questi semi-scontri mostrano il desiderio di entrambi di non avere uno scontro aperto, tuttavia il numero di incidenti e attacchi sta aumentando prendendo una nuova dimensione con l'incidente nella centrale nucleare iraniana di Natanz.

Published in Middle East

Spy story

Friday, 02 April 2021 06:13

Le giustificazioni della moglie del militare arrestato per spionaggio oltre a non essere congrue trasferiscono la vicenda alla cronaca quotidiana di chi per risolvere i propri problemi economici è disposto a tutto.

5000 € non cambiano la vita ed allora tutto si sposta su altre dinamiche.

Published in Italy

I LAVORATORI FANNO CAUSA ALL’AMBASCIATA

Saturday, 20 February 2021 21:45

“Schiavo con lo stipendio del pidocchio”: sindacati norvegesi contro l’ambasciata spagnola
Il caso di una donna sivigliana si è concentrato ancora una volta sulle controverse condizioni di lavoro del servizio estero spagnolo a Oslo.

“L’hanno trattata come una schiava e con un pessimo stipendio.” È così che NTL, il più grande sindacato di funzionari norvegesi, riassume le condizioni di lavoro di Lidia M. Santamaría durante le sue ultime settimane come maggiordomo presso la residenza dell’ambasciatore spagnolo in Norvegia . Il caso di questa donna di 36 anni di Siviglia e madre single di un figlio di 10 anni, si è concentrato ancora una volta sulle controverse condizioni di lavoro del servizio estero spagnolo a Oslo, che, dopo anni di denunce, andare a processo a maggio nel paese nordico dopo una causa collettiva dei lavoratori.

Published in Europe

There are various signs across Arab countries of the potential for political turmoil. Potential uprisings are not much of a surprise anymore, but the current situation should raise political and security concerns across the states in the region. 

More than ten years after the beginning of the Arab Spring uprisings, where underlying issues within Arab countries were bluntly revealed, there has been no real approach to manage change or offer solutions. There is a distinct lack of anticipation of what is needed and almost no proactive measures to get in front of issues. Political reform is necessary and not in the long term, but now. 

For a country like Jordan, this year marks 100 years since the establishment of the country. Jordan has faced various critical moments, difficulties and challenges. There have been promising periods where change was adopted to manage developing situations. In 1989, following the April uprising, the political well was found to solve the underlying issues not just from an economic perspective, but a much wider vision based on political inclusion and improvements to the democratic process. During the last decade we have also seen some attempts to implement constitutional amendments and increase the transparency of politics in the country. 

Published in Middle East

During these difficult times, countries are facing multidimensional challenges. The crisis is not limited to economic challenges but it is also a crisis of governance, reshaping the concept of role of the state. For a country like Jordan that soon will celebrate a century since its establishment, it is very important to make use of this anniversary to evaluate the achievements, mistakes, challenges, risks and opportunities. It is also critical to think progressively to overcome challenges before they become real risks for Jordan in the coming future. 

Published in Middle East

Oggi 16 gennaio sono 30 anni dallo scoppio della prima guerra del Golfo, in cui la coalizione internazionale attaccò l’Iraq di Saddam Hussein. L’inizio della guerra e la sua rapida evoluzione non diedero la percezione all’uomo comune di quali sarebbero state le sue conseguenze, nel breve, medio e lungo periodo. Questa guerra in realtà avrebbe cambiato per sempre il volto della regione mediorientale inaugurando una stagione di instabilità che ancora oggi persiste.

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Lezioni da un decennio dopo la primavera araba

Tuesday, 29 December 2020 13:10

Quest'anno ricorre il decimo anniversario degli eventi che hanno innescato la Primavera araba. Da quel momento, un nuovo ordine politico regionale si è sviluppato in tutta la regione araba e ha portato a un progressivo cambiamento delle priorità in Medio Oriente. Il passaggio dalla democrazia imposta alle rivoluzioni guidate dai cittadini per la democrazia e la libertà ha portato alla singolare priorità della lotta al terrorismo. Allo stesso modo, l'imposizione ideologica della democrazia e della libertà si è trasformata in pragmatismo economico. Nel frattempo, la stabilità interna è diventata la principale priorità dei responsabili politici poiché il disordine sociale potrebbe creare un terreno fertile per gravi rischi per la sicurezza, inclusi criminalità organizzata e gruppi terroristici, e per impostazione predefinita creare il potenziale per il rovesciamento dei regimi. Sebbene le difficoltà economiche siano un problema serio, i responsabili delle decisioni devono anche tenere a mente la delicata situazione regionale e le potenziali implicazioni per i loro paesi.

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