Diversi, però, sono gli argomenti che scottano. Su tutti, la possibilità che gli Stati Uniti inviino armi pesanti alle forze governative ucraine. Chiaramente, qualora Washington dovesse portare avanti tale piano, l’incontro fissato per mercoledì si tramuterebbe in un fiasco.
Nel frattempo l’Europa frena: l’asse diplomatico Parigi-Berlino ha ripetuto di essere assolutamente contrario a una simile evenienza credendo solo alla possibilità di una soluzione politica. Dalla Security Conference di Monaco, infatti, Angela Merkel ha dichiarato che non è possibile immaginare una situazione nella quale un miglior equipaggiamento delle truppe ucraine possa impressionare Putin tanto da indurlo a pensare di uscire sconfitto sul piano militare. Per Mosca, invece, l’idea della Casa Bianca causerebbe un ulteriore deterioramento della situazione: secondo il Ministro degli Affari Esteri Sergej Lavrov, infatti, si tratterebbe di un piano carico di imprevedibili conseguenze .
Non è chiaro fin dove Mosca sia disposta a spingersi. L’impressione, però, è che il braccio di ferro sull’Ucraina sia l’ennesima prova di forza di una potenza ferita: che sia la crisi economica interna a spingere il Cremlino alla ricerca di una preziosa vittoria politica?
(fonte immagine stratfor.com)
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