Lo Stato Islamico vuole prendere Kobani per rafforzare la sua presa sulla zona di confine e consolidare le conquiste territoriali che ha fatto in Iraq e i Siria negli ultimi mesi .
Secondo Erdogan il problema ISIS non può essere risolto solo tramite bombardamenti aerei, serve un intervento di terra.
L’inviato U.N. Staffan de Mistura ha dichiarato che la Turchia è stata generosa nell’accogliere i rifugiati provenienti da Kobani ma serve “un’azione concreta” per proteggere la città.
La verità è che si sta consumando una tragedia di enormi proporzioni e dobbiamo tutti reagire ma purtroppo per ora non c’è la volontà tra gli alleati occidentali a prendere ulteriori provvedimenti la coalizione appare riluttante ogni paese sta facendo il minimo indispensabile.
I combattenti dello Stato Islamico stanno usando artiglieria pesante per colpire Kobani, l’ISIS conterebbe circa 4000 uomini all’attacco della città supportati da decine di Tank lanciarazzi e cannoni. I curdi che difendono la città sarebbero poche centinaia forse 600 equipaggiati solo con armi leggere.
Senza un intervento esterno il loro destino appare inevitabilmente segnato.
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