Attualmente le città irachene di Mosul, Baji e Ramadi sono l’obiettivo primario della coalizione occidentale, si lavora per preparare un’offensiva urbana che consenta ai curdi di riconquistare inizialmente i quartieri periferici e successivamente interi quadranti di città controllati dal califfato.
Gli specialisti italiani insieme alle forze statunitensi, britanniche ed australiane avranno il compito di affiancare con particolari regole di ingaggio i reparti curdi ed iracheni al fine di spostare in avanti la linea del fronte di guerra.
La task Force 45 ha già inviato nel nuovo scenario i propri veicoli e mezzi speciali per la difesa (blindati Lince, Elicotteri CH47 e NH 90 e Droni Predator).
Come sempre accade in questi casi l’azione delle Unità Speciali viene considerata “ombra“ e si declina senza alcuna copertura legale sia nazionale che da parte ONU, le informazioni di missione vengono fornite solo in una fase successiva senza trasmettere i numeri esatti dell’utilizzo di uomini e mezzi.
Non si conoscono neppure i caveat nazionali dei Military Advisor italiani
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