Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali. Perfezionato presso L’Università degli Studi Roma 3 in “ Modelli Speculativi e ricerche educative nell’interazione multimediale di primo e secondo livello“ Docente universitario a contratto in materie investigative con specifico expertise sulla sicurezza in aree urbane, sulle tecniche di intelligence e di peacekeeping. Esperto di comunicazione in situazioni estreme.
Giornalista investigativo ed analista di intelligence , come Ghost writer ha elaborato numerosi studi strategici coprendo tutti i teatri di guerra dai balcani , al vicino oriente seguendo i conflitti in Afganistan, Iraq e nel nord-Africa.
Presidente del Centro Europeo Orientamento e Studi – Ente morale di diritto privato per la difesa dei diritti civili.
Direttore Responsabile del magazine online Convincere.
Website URL: http://www.sergiogiangregorio.it
La forma più comune della classificazione delle armi chimiche è quella che si basa sugli effetti provocati sull’organismo per questo motivo imputare i decessi a seguito del presunto bombardamento siriano al Gas Sarin è quanto di più improbabile ed inesatto si possa sostenere.
Il gas Sarin è un agente nervino, può essere liquido od aeriforme ed è incolore ed inodore.
Non ha persistenza nell’aria e si dissolve rapidamente a seconda delle condizioni meteo.
Le dosi letali vanno considerate tra 100 LCt 50 (11) e 1700 LD 50 (12) quindi siamo di fronte a diversi tipi di composti che si utilizzano a seconda delle circostanze di attacco e di distribuzione aerea in considerazione, come già detto delle condizioni meteo al momento dell’azione.
Dopo le denunce verbali senza riscontri, dopo le dichiarazioni dei militari americani che dicono al mondo di aver visto dal satellite che l’aviazione siriana di Assad bombardava con il gas sarin la popolazione civile anche questa volta senza riscontri e senza aver portato i tracciati da cui inequivocabilmente sarebbe stato possibile capire se l’attacco chimico era stato programmato da Assad, ecco l’ennesimo colpo di scena.
Tornano le bombe contro i cristiani, contro la quotidianità di un paese e di un popolo che cerca lentamente di tornare alla normalità, anche se con un governo che non ammette contraddittorio e non tollera opposizioni democratiche.
Ancora un camion, rubato e lanciato sulla folla nella speranza di fare il maggior numero di vittime.
Nel primo pomeriggio intorno alle 15 ora italiana un camion che trasporta birra, rubato diverse ore prima si è schiantato all’interno di un centro commerciale nell’area pedonale di Stoccolma in pieno centro.
Ci si aspettava il ripetersi di simili azioni, perché le più facili da portare a termine con successo e purtroppo l’intelligence svedese non ha ben attivato tutte quelle procedure preventive che se utilizzate servono a non far avvicinare mezzi di questo tipo a zone affollate.