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Sergio Giangregorio

Sergio Giangregorio

Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali. Perfezionato presso L’Università degli Studi Roma 3 in “ Modelli Speculativi e ricerche educative nell’interazione multimediale di primo e secondo livello“ Docente universitario a contratto in materie investigative con specifico expertise sulla sicurezza in aree urbane, sulle tecniche di intelligence e di peacekeeping. Esperto di comunicazione in situazioni estreme.

Giornalista investigativo ed analista di intelligence , come Ghost writer ha elaborato numerosi studi strategici coprendo tutti i teatri di guerra dai balcani , al vicino oriente seguendo i conflitti in Afganistan, Iraq e nel nord-Africa.

Presidente del Centro Europeo Orientamento e Studi – Ente morale di diritto privato per la difesa dei diritti civili.

Direttore Responsabile del magazine online Convincere.

Website URL: http://www.sergiogiangregorio.it

Il carisma della vittoria

Lunedì, 28 Febbraio 2022 06:35 Published in Europa

Nei regimi totalitari in cui non ci sono meccanismi di controllo e di condivisione democratica sulle decisioni di governo il leader deve essere per forza vincente , il carisma  del capo si fonda, infatti,  proprio sulle vittoria permanente in ogni circostanza ed in ogni luogo.

Putin sa bene che la sua sopravvivenza politica dipende totalmente dal successo della rischiosa avventura che da 5 giorni ha intrapreso e che rischia di fallire a causa di un esercito  demotivato, con  i generali che non hanno preso bene l’ appoggio  ceceno perché non condiviso, con il responsabile della diplomazia sovietica Sergej Lavrov sempre più scollato dalla realtà, con i servizi segreti non autonomi nelle gestione dell’ intelligence, e con una resistenza inaspettata del popolo ucraino.

Oggi si apre una stanza di dialogo reale in cui è possibile trovare un accordo ed uno stop alle operazioni militari, la spinta alla trattativa viene dalla Cina che ha bisogno per i propri interessi di pacificare l’area.

Kiev resiste

Sabato, 26 Febbraio 2022 23:09 Published in Europa

L’invasione russa dell’Ukraina prevedeva operazioni lampo che oltre a distruggere le infrastrutture civili e militari compresa la contraerea Ucraina, aveva come obiettivo primario il controllo totale di Kiev entro 48 ore e la sostituzione dell’attuale governo.

Ad oggi Kiev resiste, l’esercito non si è dissolto, ha invece organizzato una efficace azione di guerriglia urbana coinvolgendo ed armando migliaia di civili riconoscibili da una fascia gialla indossata sul braccio, non siamo, quindi, di fronte ad una improvvisata disperazione di un popolo assediato, sembra invece una lucida organizzazione difensiva che dimostra una tattica di difesa urbana.

I civili saranno efficaci quanto invisibili ai russi, saranno quelle unità volontarie e motivate che potranno fermare le brigate di intelligence sovietiche infiltrate da giorni tra la popolazione Ucraina.

A tre mesi dal completo ritiro degli Stati Uniti dall’ Afganistan appare sempre più evidente L’ influenza del Pakistan nel ritorno al potere dei talebani.

Senza l’ aiuto dei Servizi Segreti pakistani i talebani non sarebbero mai riusciti a riprendere il controllo di gran parte del territorio afgano in dieci giorni, tutto questo è potuto accadere grazie al supporto logistico e formativo che i servizi militari del Pakistan hanno fornito con costanza e specificità agli insorgenti.

D’ altra parte la struttura operativa e di comando talebana era basata a Quetta ed a Peshawar , città pakistane poste al confine afgano, logico , quindi , affermare che il Pakistan da anni manipola e tenta di calibrare gli equilibri regionali a proprio vantaggio.

30 anni di indipendenza dell’Azerbaigian

Martedì, 26 Ottobre 2021 22:49 Published in Italia

Su iniziativa del Senatore Stefano Lucidi Presidente del gruppo interparlamentare di amicizia Italia Arzebaigian lo scorso 21 ottobre si è svolta presso il Senato della Repubblica, sala Caduti di Nassirya, la conferenza stampa sul tema "La Repubblica dell’ Arzerbaigian a 30 anni dal ripristino dell’indipendenza".

Il senatore Lucidi nel suo intervento introduttivo ha sottolineato come l’Azerbaigian debba essere considerato un modello nella gestione della propria indipendenza, ricordando l’ottima politica estera attuata che ha visto l’Italia come partner privilegiato.

I due paesi sono, infatti, complementari, ha proseguito Lucidi, e con la nuova area di libero scambio le prospettive di sviluppo comune sono enormi, la parola chiave è diversificare.

Il Senatore ha poi introdotto un cortometraggio prodotto dall’Ambasciata dell’Azerbaigian d’Italia, video significativo che ha destato notevole interesse aprendo una finestra sulle possibilità di crescita del paese.

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